VENTOTENE LASCIA FRZ, LE CRITICHE DA FORMIA: “GOVERNANCE INADEGUATA, RIZZO NON È ALL’ALTEZZA”

Imma Arnone
Imma Arnone

Il Comune di Ventotene ha deciso di mollare la Frz e affidare il servizio di smaltimento e raccolta dei rifiuti alla ditta di Cassino

“Cosa sta succedendo alla Formia Rifiuti Zero?”, a domandarselo è la consigliera comunale d’opposizione, Imma Arnone (Guardare Oltre).

“Tra una governance ormai inadeguata ed un abbandono della politica. È di ieri (29 aprile) la determina del Comune di Ventotene che affida per sei mesi la raccolta dei rifiuti ad una ditta di Cassino: la Supereco. Dopo lo scempio dell’abbandono dei rifiuti nei luoghi simbolici del Confino e del Manifesto dell’Europa Unita di Alterio Spinelli, questa è la risposta di Ventotene, un comune i cui abitanti vivono in stretta simbiosi con Formia.

Ancora una volta l’amministratore unico della FRZ non è stato all’altezza del compito e ancora una volta il Sindaco e la sua maggioranza hanno taciuto, come se la cosa non riguadasse Formia, come se la Frz non fosse una Società del Comune di Formia, a totale capitale pubblico.

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Il dott. Rizzo non può gestire la società a suon di denunce e ricorsi al TAR, con il suo avvocato preferito (Teofillatto) per dettare una linea politica che assolutamente non gli compete.

Credo che ora bisogna dire basta: se questo amministratore non è in grado di governare e far crescere la Formia Rifiuti Zero, si prendano le decisioni opportune.

La società pubblica che gestisce i rifiuti è una risorsa importante della nostra città, siamo stati i primi del nostro territorio ad avviare la raccolta differenziata già nel 2014 e nel 2019 la percentuale era del 70, abbiamo posto un argine di legalità ad infiltrazioni malavitose .

Con l’Amministratore precedente, Raphael Rossi, FRZ attraeva e allargava il suo raggio di azione, mentre adesso sembra quasi che l’obiettivo sia l’isolamento e l’implosione, come già si è visto con Minturno e Spigno Saturnia. Questa situazione non può passare, come al solito, nel silenzio, serve un confronto serio e urgente nei luoghi della politica: in commissione ambiente e in consiglio comunale”.

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