RIPETITORE DELLA DISCORDIA A MINTURNO, PALAZZO SPADA DÀ RAGIONE AL COMUNE

Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato
Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato

Ripetitore telefonico della compagnia Iliad a Minturno, anche il Consiglio di Stato dà ragione all’amministrazione comunale

Nel febbraio scorso, un gruppo di cittadini di Minturno ha presentato un ricorso al TAR del Lazio, sezione di Latina, per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata dal Comune per l’installazione di un ripetitore telefonico della compagnia Iliad, in Via Miano.

I ricorrenti, che si definivano “soggetti fragili e patologici” e portatori di pacemaker, lamentavano presunti rischi per la salute connessi alle emissioni elettromagnetiche dell’impianto.

Con ordinanza del 27 marzo, il TAR ha respinto la richiesta di sospensione cautelare dell’autorizzazione, accogliendo le difese del Comune di Minturno, rappresentato dall’avvocato Guglielmo Raso, e della società Iliad S.p.A., assistita dall’avvocato Domenico Ielo.

Guglielmo Raso

I cittadini hanno quindi presentato appello al Consiglio di Stato, che tuttavia, all’esito dell’udienza svoltasi ieri, 29 aprile, ha confermato la decisione del TAR, ribadendo la correttezza dell’operato dell’amministrazione comunale, sempre difesa dall’avvocato Raso.

Il Consiglio di Stato ha così condiviso le conclusioni già espresse dal TAR, che ha sottolineato che le verifiche tecniche condotte da ARPA Lazio garantiscono il pieno rispetto dei limiti di delle emissioni elettromagnetiche, escludendo ogni rischio per la salute pubblica.

“Non è superfluo ribadire, ancora una volta, cyhe non esiste alcuna correlazione tra le emissioni delle stazioni radio base e l’insorgenza di patologie oncologiche. Anzi, la comunità scientifica e le principali istituzioni hanno più volte censurato le notizie infondate che sostengono il contrario. È poi importante ricordare che la normativa italiana in materia è tra le più restrittive a livello internazionale, a tutela della sicurezza della popolazione. Ragion per cui si può serenamente affermare che le stazioni radio base non comportano rischi per la salute”, ha dichiarato l’avvocato Raso.
In attesa della decisione definitiva nel merito, l’autorizzazione alla realizzazione del ripetitore resta valida ed efficace.

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