IL MAGGIO SERMONETANO COMPIE 30 ANNI, OSPITE D’ONORE PLACIDO DOMINGO JR

Il “Maggio Sermonetano” spegne 30 candeline e lo fa con un cartellone ricchissimo, che trasformerà il borgo medievale di Sermoneta in un laboratorio diffuso di musica, arte e cultura. Dal 3 al 25 maggio, mostre, spettacoli in strada, concerti, laboratori e installazioni animeranno ogni angolo di Sermoneta.

La manifestazione è organizzata dall’associazione Maggio Sermonetano – direttore artistico Massimo Gentile – con il patrocinio e il contributo del Comune di Sermoneta. «Con oltre 20 giorni di eventi, il Maggio Sermonetano 2025 conferma il suo ruolo di punto di riferimento per la cultura diffusa nel Lazio. Invitiamo cittadini, famiglie, studenti e turisti a vivere un’esperienza che unisce tradizione, innovazione e bellezza», spiega il presidente del Consiglio delegato alla cultura Pierluigi Torelli.

Ospite d’onore di questa edizione sarà Placido Domingo Jr., che si esibirà domenica 4 maggio (ingresso gratuito) alle ore 20.30 al Belvedere con il concerto “Voci a Mano”, accompagnato da Annalisa Biancofiore e dai fisarmonicisti Andrea Coruzzi e Cristiano Lui: un viaggio musicale tra tango, bolero, tradizione europea e repertorio classico.

Tra gli appuntamenti musicali più attesi: Giuliano Gabriele Ensemble (11 maggio, Belvedere): tra organetto, tamburi e zampogna, lo spettacolo “Basta!” porta in scena le radici musicali del Sud; Enlight Ensemble (16 maggio, Chiesa San Michele Arcangelo): un’orchestra da camera con una formazione d’eccezione, diretta da M.P. Guarnacci, che propone “Promenade”, un viaggio tra i sentieri musicali d’Europa; Maledettidettimale (24 maggio): un concerto poetico dedicato a Domenico Pieralli con Roberto D’Erme, Davide Grottelli e Massimo Gentile; Alessandro Nosenzo e Rom & Gagé quintetto (25 maggio, Belvedere): chiusura con “Musiche rubate”, tra jazz manouche, world music e funk mediterraneo.
Grande spazio, come da tradizione, agli spettacoli di strada.

Ogni domenica le vie del paese saranno animate da parate musicali con bande folkloristiche provenienti da tutta Italia: dalla banda Fabrizio Caroso di Sermoneta alla Fanfaroma, fino alla Cecafumo di Roma. Non mancheranno gli ensemble giovanili delle scuole musicali locali, tra cui l’Istituto Donna Lelia Caetani di Sermoneta (il 17 maggio) e l’associazione “Allegro con Brio”. Il cortile del Municipio in via della Valle sarà aperto alle esibizioni dei giovani musicisti.

I laboratori di ceramica decorativa su terracotta, a cura dell’Associazione William Morris, coinvolgeranno bambini e adulti ogni domenica pomeriggio, così come l’officina dell’Arte e dei Mestieri di Sermoneta sarà protagonista. Tornano anche le mostre diffuse con protagonisti noti e nuovi talenti: dalla collettiva “Cosmochromiae” alle personali di Riccardo Rosatelli, Francesco Petrianni e le installazioni con materiali di recupero di Sandro Arcieli.

Da segnalare anche la mostra di liuteria del liutaio Pietro Melia e l’esposizione di strumenti musicali tradizionali calabresi con performance dal vivo curate da Piero Crucitti, Valentino Santagati ed Elena Gallo. I luoghi di esposizione saranno palazzo Caetani, loggia dei Mercanti, pinacoteca dell’università agraria, cortile del palazzo comunale, chiesa di San Michele Arcangelo.

Un evento simbolico sarà la creazione e la sfilata della Pantafa, figura arcaica costruita con canne, carta e farina, frutto del laboratorio guidato da Fiamma Benvignati. La scultura sarà protagonista della parata del 25 maggio nel centro storico. Nello stesso periodo si svolgerà la residenza artistica “L’ombra della selva” del collettivo noMade, che restituirà al pubblico un’azione artistica tra teatro, danza e installazione ispirata al paesaggio montano e alla spiritualità dei luoghi.

Il Maggio Sermonetano non è solo arte e musica, ma anche occasione di riflessione culturale. Il 18 maggio, a Palazzo Caetani, si terrà la presentazione del libro “Voci e storie di Alatri e della Ciociaria”, dedicato agli antichi mestieri del territorio e alla rivitalizzazione delle aree interne, con la partecipazione dell’autore Ugo Iannazzi e del prof. Francesco Avolio.

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