QUALITÀ DEL CLIMA, LA PROVINCIA DI LATINA PERDE DIECI POSIZIONI

Qualità del clima, nella classifica del Sole24ore Latina perde dieci posizioni dall’anno scorso: la provincia pontina risulta al 48esimo posto

La classifica finale dei 107 Comuni capoluogo di provincia è il risultato della media dei punteggi ottenuti dalle diverse città nei 15 indicatori climatici presi in considerazione, validati dal team di metereologi di 3Bmeteo. Per ogni parametro è stato calcolato il valore medio registrato in ciascuna città, a partire dai dati metereologici rilevati per fasce esaorarie sull’arco del periodo 2014-2024.

Così per ciascuna graduatoria sono stati attribuiti mille punti alla città con il valore migliore. Il punteggio scende, in funzione della distanza rispetto alla prima classificata, fino allo zero attribuito all’ultima posizione. Alcuni indicatori sono considerati positivi (più alto è il valore migliore è la performance della città) altri negativi (più basso è il valore meglio è). I dati che uniscono più centri urbani (Pesaro e Urbino, Barletta-Andria-Trani, Massa Carrara, Forlì Cesena), sono il risultato della media dei valori riferiti alle singole città. Per i trend degli eventi estremi, infine, è stato preso in esame il database dal 2008 al 2024 per poter realizzare le medie mobili triennali (2010-2024) dei valori relativi agli otto parametri esaminati nel tempo.

Nelle ondate di calore più giorni consecutivi di caldo vengono considerati come multipli di tre (es. 30 giorni consecutivi vengono considerati come 10 ondate). Per l’umidità relativa è stata calcolato prima il dato medio giornaliero, poi i giorni fuori dai parametri di comfort climatico. La temperatura percepita tiene conto anche dell’umidità e del vento. Per la circolazione dell’aria è stata considerata la somma del numero totale di giorni all’interno dei periodi con “aria stagnante”, media annua.

Latina è 48° secondo l’Indice del Clima nel periodo 2014-2024. Con un punteggio di 606, la provincia di Latina presenta alcuni punti di forte criticità, uno su tutti l’indice di calore che la vede 99° a causa delle molte giornate in cui, nell’ultimo decennio,  la temperatura percepita è stata superiore ai 30° centigradi. Male anche le ondate di calore sono un fattore negativo (oltre che di rischio per la popolazione più fragile) con sforamenti superiori ai 30°C per tre giorni consecutivi (95° posizione).

Ancora Latina è nella parte bassa della classifica, con l’85° posizione, per il valore che riguarda l’escursione termica, ovvero la differenza tra la temperatura massima e minima giornaliere in gradi centigradi, mentre l’ 82° posizione riguarda un altro indice negativo: la percentuale di giorni consecutivi senza pioggia ogni 100, che sono stati 54,4.

Ancora negativi gli indicatori che riguardano le notti tropicali (sopra i 20° C) e il caldo estremo (sopra i 35°) che vedono la provincia di Latina rispettivamente in 71° e 75° posizione.

Bene invece il soleggiamento (12°), la brezza estiva (37°), l’intensità pluviometrica (18°), la circolazione dell’aria (48°). Quasi un record i pochissimi giorni freddi: qui Latina è in terza posizione (3°) unico valore che la vede nella top ten.

Il capoluogo pugliese si piazza sul primo gradino del podio, dove era salito già l’anno scorso, seguito da due territori della costa Adriatica: la vicina Barletta Andria Trani, al secondo posto (i dati sono riferiti alla performance media dei tre capoluoghi), e Pescara al terzo posto.

Tre città del Mezzogiorno occupano il podio della classifica. Il Sud, in generale, regna sulla top 10, dove figurano anche Enna (prima classificata nell’indice di calore), Chieti e Catanzaro.

Tra i primi dieci figurano quasi tutti territori costieri, ma ci sono solo tre capoluoghi di provincia del Centro (Livorno, Pesaro Urbino e Ancona) e uno del Nord, Trieste.

Quest’ultima ha debuttato tra le prime dieci grazie alla leadership nell’indicatore sulla brezza estiva, mentre è ultima (e questa non è una sorpresa) per raffiche di vento.

Non figura nella top 10 invece Imperia, risultata vincente nella prima edizione dell’Indice del clima pubblicata nel 2019: è scivolata al 17° posto forse a causa dell’introduzione di nuovi indicatori come i parametri negativi dei giorni consecutivi senza pioggia e delle notti tropicali.

In chiusura di classifica c’è Caserta, preceduta da Terni, dalle province del Nord-ovest (Asti e Alessandria) e dall’Emilia Piacenza, Cremona, Parma e Reggio Emilia.

Le grandi città sono divise in due grandi gruppi: entro le prime 50 posizioni sono piazzate Venezia (15° posto), Cagliari (26ª), Napoli (28ª), Genova (33ª) e Roma (47ª).

Le altre, invece, sono posizionate nella seconda metà bassa della classifica: Bologna, Milano e Firenze sono concentrate, rispettivamente, al 74°, 77° e 78° posto.

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