Impianto essiccazione fanghi, la conferenza dei servizi dà il via libera alla struttura che sorgerà nel Comune di Aprilia
Da una parte la conferenza dei sindaci dell’Egato 4 che boccia, parrebbe definitivamente, l’impianto fanghi nel Comune di Minturno; dall’altra parte, invece, il progetto gemello di Aprilia prosegue speditamente e incassa il benestare della conferenza dei servizi indetta dalla Provincia di Latina.
Il progetto, dapprincipio dal valore complessivo di circa 10 milioni di euro, prevedeva la realizzazione di due impianti di essiccazione solare (impianti di trattamento rifiuti) localizzati uno ad Aprilia (Via del Campo) e l’altro a Minturno (zona Pantano, dietro il teatro romano).
I fanghi saranno messi su un platea con superfici impermeabilizzate, mentre lateralmente saranno alzati dei muri in metallo: una volta all’interno dell’impianto, i medesimi fanghi saranno esposti alla luce del sole così da far evaporare l’80% della parte liquida del rifiuto. L’obiettivo è che il rifiuto (fango) diventi polvere per poi essere trasportato via in impianti di depurazione in provincia di Roma.
Per i due impianti da circa 10,2 milioni di euro, sarebbe stato richiesto un finanziamento in tariffa del servizio idrico per 2,2 milioni di euro più un milione di 1,3 Iva (la nuova tariffa dovrà essere approvata). Il resto – 6,4 milioni – sarebbe stato finanziato con fondi del Pnrr.
Ora, la conferenza dei servizi della Provincia di Latina ha disposto in favore della Società Acqualatina Spa, promotrice del progetto su Aprilia (e anche per quello bocciato a Minturno) al rilascio dell’Autorizzazione Unica, della durata di dieci anni, per un Impianto di recupero di rifiuti. L’impianto autorizzato è localizzato nel comune di Aprilia, in Via del Campo attiguo al depuratore delle acque reflue urbane del Comune. Si estende su un’area di 5.703,95 metri quadrati coperti, con una capacità produttiva prevista di 6.500 tonnellate all’anno.
Le serre per essiccamento solare fanghi di depurazione hanno una capacità media di rifiuti in entrata per 17 tonnellate al giorno, fino ad un massimo di 30. Si tratta di fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane.