LATINA: IN COMMISSIONE LA MAMMA DI GIÒGIO, IL MUSICISTA UCCISO A NAPOLI

Daniela Di Maggio e Pina Cochi
Daniela Di Maggio e Pina Cochi

Oggi in Commissione istruzione su proposta della consigliera comunale Pina Cochi la madre del musicista ucciso a Napoli presenzierà all’evento del D’Annunzio del 26 e 27 maggio

Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo detto GiòGio, sarà a Latina come testimonial della seconda edizione della rassegna musicale intitolata al maestro Sebastiano Ripepi il 26 e 27 maggio al Teatro D’Annunzio. Questa mattina, si è riunita la Commissione Istruzione del Comune di Latina, presieduta dal consigliere Mauro Anzalone, e su proposta della consigliera comunale Pina Cochi è stata invitata via streaming Daniela Di Maggio, che ha accettato di buon grado la proposta di essere presente all’evento.

Come si ricorderà l’evento della rassegna musicale coinvolge gli istituti inferiori e superiori di Latina che hanno un indirizzo musicale: così gli studenti degli istituti Volta, Castelnuovo, Giuliano, Cena, Milani, Manzoni e Conservatorio Respighi saranno impegnati nella due giorni musicale, dove verrà eseguita anche la partitura scritta da GiòGio Cutolo.

“Ho conosciuto personalmente Daniela Di Maggio e ne è nata un’amicizia empatica – racconta Pina Cochi – così ho voluto impreziosire la rassegna musicale della nostra città che coinvolge i giovani con la sua presenza, per motivi che si possono facilmente immaginare: perché lei è una donna che si batte per contrastare la violenza con la forza della gentilezza tra i giovani, strapparli dalle brutte tentazioni e far rivivere la memoria del figlio GiòGio insegnando agli altri ragazzi il valore della vita, del rispetto e della bellezza. Questa rassegna musicale si inserisce anche in un quadro più complesso in cui i giovani vanno coinvolti in attività che possano arricchirli, alzare il livello empatico ed educarli alla convivialità piuttosto che cadere in quelle risse tra giovanissimi che sono all’ordine del giorno nelle cronache cittadine. È allarme sociale e a queste criticità e storture si risponde con fermezza, attraverso la bellezza degli eventi, attraverso la gentilezza armonica della musica, facendo sentire i ragazzi protagonisti in contesti che li lasci esprimere seguendo le regole della convivenza civile”.

La proposta della consigliera comunale Pina Cochi è stata accettata dall’assessore all’istruzione Francesca Tesone e sono state spese parole di condivisione da Dario Bellini, Floriana Coletta, Cesare Bruni, Andrea Ranaldi e lo stesso presidente Anzalone.

Breve nota su GiòGio Cutolo. Nato a Napoli, Cutolo era un giovane musicista del Conservatorio di San Pietro a Majella, di cui frequentava l’ultimo anno di studi, suonando il corno e il pianoforte; era prossimo al conseguimento del diploma accademico. Inoltre faceva parte della Nuova Orchestra Scarlatti, formazione di base nella città partenopea, e aveva partecipato a un’audizione per poter entrare a far parte dell’orchestra di base al Teatro Ariston durante il Festival di Sanremo. La sera del 31 agosto 2023, mentre si trovava con la fidanzata presso una paninoteca in Piazza Municipio, il 24enne musicista è stato coinvolto in una discussione per futili motivi; a quel punto, è stato colpito da tre colpi di pistola di piccolo calibro, morendo sul colpo, ucciso da un ragazzo di appena 17 anni, con precedenti. Da allora la mamma di GiòGio gira l’Italia denunciando le criticità educative di alcune realtà territoriali e fornendo la soluzione della rivoluzione della gentilezza e della bellezza.

Questa iniziativa ricade anche seguendo le direttive del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha firmato il Protocollo d’Intesa con la Fondazione Uto Ughi per promuovere la conoscenza e l’ascolto della musica classica nelle scuole di ogni ordine e grado, “riconoscendo e valorizzando la musica come elemento chiave per la crescita dei giovani. Abituarsi all’ascolto sin da piccoli significa aprirsi a una dimensione straordinaria dello spirito umano, avvicinarsi a un’arte che non conosce confini e che è in grado, con un linguaggio davvero universale, di abbattere ogni barriera, divenendo importante occasione di inclusione”, così aveva ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “

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