SACCHEGGIA TABACCHERIE E LOCALI A LATINA: LADRO SERIALE CONDANNATO A 3 ANNI E 2 MESI

Accusato di aver messo a segno una decina di furti a Latina: si è concluso il processo per il 22enne di Latina, Mattia Di Raimo

È stato condannato alla pena di 3 anni e 2 mesi, più 1600 euro di multa, oltreché all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, il 22enne di Latina, Mattia Di Raimo, difeso dall’avvocato Roberta Verzicco. A pronunciare la sentenza, con giudizio abbreviato, è stato il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Elena Nadile.

A fine marzo, lo stesso giudice aveva respinto la richiesta di patteggiamento a 3 anni di reclusione avanzata dal 22enne, residente al Villaggio Trieste, accusato di aver messo a segno una serie interminabile di furti nel capoluogo.

Il primo dei furti, secondo la ricostruzione della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato di Latina, sarebbe stato commesso dal giovane il 9 aprile 2024 quando avrebbe asportato dalla tabaccheria Magnanini 510 euro tra sigarette e contanti. Il giorno successivo, il 10 aprile, non pago, Di Raimo sarebbe tornato sempre alla stessa tabaccheria saccheggiandola nuovamente: 400 euro di contanti e 150 euro in sigarette.

Passano due mesi e Di Raimo, a giugno dello stesso anno, avrebbe colpito ancora: stavolta nel locale “Chicco D’Oro” dove avrebbe rubato la cifra di 300 euro dalla cassa. Il 6 giugno, il 22enne si sarebbe introdotto all’interno della pasticceria “Mille Voglie”, in Piazza Moro, e avrebbe rubato 210 euro tra contanti e dolci.

Non è finita perché Di Raimo, sempre nel mese di giugno, tra il 17 e il 18, decide di fare una razzia in tre locali nella stessa notte: prima alla Caffetteria Azzurra sul lungomare, poi alla pizzeria “Prima o Poi” in via Cesare Augusto e, infine, presso la pizzeria “Mc Giggi”, a ridosso del Colosseo. Il bottino è piuttosto rilevante: 65 bottiglie di olio d’oliva e due tablet, oltreché alla somma di 50 euro.

Già arrestato e poi rilasciato per aver depredato un distributore automatico di merendine all’interno del “Preziosissimo Sangue”, nel febbraio 2024, a fine giugno dello stesso anno, Di Raimo viene arrestato dalla Polizia di Stato e si avvale della facoltà di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese, che ha firmato, su richiesta del pm Giuseppe Miliano, l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

Oggi, è arrivata la condanna, ad ogni modo più mite rispetto alla richiesta del pubblico ministero che chiedeva una pena di 4 anni di reclusione. Il giudice Nadile si è riservata rispetto alla richiesta di una misura meno afflittiva di Di Raimo, in carcere, a Latina, da nove mesi.

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