CONCESSIONI BALNEARI A GAETA, M5S: “CON LA PROROGA SI È SCAVATO IL FONDO”

Concessioni demaniali marittime nel Comune di Gaeta, l’intervento del Movimento Cinque Stelle di Gaeta: “C’è persino una proroga”

“Pensavate che con i Project Financing in cambio di concessioni ventennali il Comune di Gaeta avesse toccato il fondo in termini politico-giuridici? Invece, nei giorni scorsi è stato emesso un atto/provvedimento firmato dal Sindaco Leccese e dal Dirigente D’Orazio con cui si è arrivati persino a predisporre una sorta di proroga delle concessioni demaniali marittime. Un atto che tenterà invano di stravolgere una realtà già scritta e affermata da innumerevoli sentenze del TAR.

Perché Se il TAR di Latina ha già decretato l’illegittimità dell’occupazione della porzione di demanio marittimo da parte del concessionario, ormai privo di valido titolo che la giustifichi e “l’obbligo di immediato sgombero dell’area”, i Tribunali amministrativi di Liguria, Puglia e Campania hanno a loro volta ribadito che il  D.L. “Salva Infrazioni” n. 131/2024 non contiene un’eventuale proroga, bensì il 2027 è termine perentorio per l’espletamento dei bandi di gara piuttosto che per la libera fruizione predisponendo i servizi primari di assistenza. 

In più, la nota/provvedimento di proroga del Comune di Gaeta è da considerarsi illegittima perché firmata congiuntamente, anche dal Sindaco, quale organo politico: il TAR Lazio sez. ll-bis del 18 novembre 2004 ha sentenziato come i provvedimenti concessori non sono di competenza del Sindaco, ma del Dirigente. Una scelta molto singolare se paragonata al 2023 quando la Delibera per le proroghe fu, invece, votata dalla Giunta e poi, però, annullata dalla vittoria del TAR di Latina: non sarà mica che il Dirigente questa volta ha preteso una sorta di “visto politico” per firmare l’atto?Proprio il 4 aprile, in ultimo, è stata pubblicata una sentenza del Consiglio di Stato che certifica l’obbligo di disapplicare tutte le disposizioni nazionali non conformi al diritto comunitario attribuendo un ruolo di controllo sia alle autorità giudiziarie che amministrative e che, definendo quindi illegittima qualsiasi proroga, riflette l’assenza di titoli validi per esercitare qualsiasi attività imprenditoriali. 

Risulta difficile riuscire a commentare in ordine ai fatti finora esposti le scelte del primo cittadino: sta cercando disperatamente di provare almeno nei fatti a mantenere delle promesse impossibili o, e sarebbe ancor più grave, è convinto di riscrivere l’intera Giurisprudenza comunitaria e non sul tema? Quanto resta è che l’azione del Comune di Gaeta pone il rischio concreto di risarcimenti, di un danno erariale e anche della prospettazione di fatti penalmente rilevanti sia nella forma che nel contenuto. Chi oggi si pone come ex concessionario a che titolo può esigere un corrispettivo in denaro tanto per l’uso del demanio che delle attività collegate?”.

Così, in una nota, Simone Avico, Rappresentante del Movimento 5 Stelle – Sezione di Gaeta.

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