Non siamo a Mazzocchio e Calabretto, o nella periferia di Aprilia, oppure a Borgo Montello quando la discarica era un porto di mare ed entrava di tutto e nelle ore più impensabili. No, questa è un’altra storia, magari minima, tuttavia esemplificativa di un territorio, quello pontino, diventato negli anni ricettacolo di emergenze ambientali e sanitarie.
Continuano da tempo immemore le segnalazioni, le lamentele sui social e persino gli esposti e le denunce. Qualcuno dice che sono sette anni che, in località La Valle nel Comune di Terracina, i residenti debbano convivere con miasmi e puzze provenienti, con tutta probabilità (confermato da più abitanti del luogo), dalle serre che si trovano sotto il Monte Leano.
La puzza è acre e si sente per lo più alle 23 di sera e la mattina presto. Poi, l’estate non può che essere ancora più sentito il problema dal momento che, ovviamente, le finestre sono aperte per il caldo.
Il 19 agosto, una cittadina dichiara di aver chiamato il 1515, il numero del Corpo Forestale per le emergenze, trovando una risposta che comprensibilmente non l’ha soddisfatta, anzi l’ha indignata: non abbiamo mezzi per intervenire.
Eppure l’odore, dice un’altra cittadina, è chimico, si pensa al bario, un elemento impiegato comunemente come assorbente metallico nei tubi elettronici e non.
Circa due anni fa, Legambiente aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica, ma nulla pare si sia mosso. Il 23 agosto scorso, invece, un altro cittadino, tempestato ed esasperato dai cattivi odori, ha denunciato ai Carabinieri di Terracina contro ignoti.
L’ipotesi, da più parti, è che gli agricoltori della zona ricadente nell’area sottostante il Monte Leano brucino materiale invece di differenziarlo e smaltirlo insieme a sterpaglie, scarti di lavorazione e prodotti per la terra.
Quello che è certo è che l’ambiente diviene invivibile in Via Roma, Via Leonardo Da Vinci ecc., vieppiù nella bella stagione quando l’area ospita più persone. E c’è da crederlo. Ormai anche sui social la protesta sta montando negli ultimi giorni d’estate e più di un cittadino invoca la presenza dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Terracina Emanuela Zappone.
Nelle ultime ore, a detta di un’ulteriore cittadina, si sarebbero mossi i Vigili del Fuoco chiedendole il punto esatto da dove provenivano i fumi maleodoranti. “Se lo sapevamo glielo avremmo detto”.
La disillusione è tanto – “torniamo per le vacanze per respirare aria di mare, e ci ritroviamo a svegliarci tutte le notti con l’odore acre di fumo che non ti fa respirare” – e da tempo serpeggia il dubbio che non si agisca deliberatamente e si lasci tutto così come è.
Per ora, il silenzio della politica è assordante.