Sfregio alla Chiesa di Sant’Antonio a Priverno, l’intervento del sindaco Anna Maria Bilancia. La scritta è stata cancellata
L’autore del gesto vandalico sul muro della Chiesta di Sant’Antonio è stato identificato grazie alle telecamere. A intervenire sulla questione è il sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia: “Sarà punito pesantemente, come merita. Debbo aggiungere però, che oltre ad essere scandalizzata per il suo gesto, lo sono anche per tutte quelle persone che sono passate di lì, in auto e a piedi, e vi assicuro sono tante, che non hanno visto niente o meglio hanno fatto finta di non vedere.
Essere cittadini non dà diritto solo a lamentarsi e a chiedere, prima di tutto richiede il dovere di collaborare alla tutela del bene comune. Tutelare il bene comune vuol dire che se ci capitasse di vedere atti di vandalismo dobbiamo fermarli o almeno denunciarli subito e richiede anche di non parcheggiare sui marciapiedi o sugli stalli dei disabili, o ancora di non abbandonare i rifiuti, fosse anche una sola cicca, e anche di conferirli correttamente, di non correre in auto e in moto oltre i limiti consentiti, di usare la frecce per segnalare il cambio di direzione e, più in generale, di rispettare le norme della strada e del vivere civile. E quando prendiamo una multa, faremmo bene a riflettere sul perché ce l’hanno fatta così capiremmo come evitare di prenderne altre, invece di protestare sempre come se fossimo vittima chissà di chi o di cosa! Se poi fossimo convinti di essere nel giusto, si può contestare la multa correttamente presso chi ce l’ha fatta, dimostrando le nostre ragioni, se ci sono.
È inutile, infatti, lamentarsi che la gente non rispetta niente e i vigili non vedono niente, se poi quando capita che multano noi, ci lamentiamo perchè non è giusto! I vigili fanno il loro dovere perché le norme si debbono rispettare. E non è vero che fanno la multa a chi gli sarebbe antipatico e non la fanno a chi gli sarebbe simpatico! Questa è una grande pallonata! Anche perché se cosi fosse, bisognerebbe denunciarlo alle autorità e non dirlo qui, dove tutto si può dire, ma senza contraddittorio. Può capitare che quando i vigili fanno le multe e poi vanno via, le macchine che arrivano e parcheggiano dopo non vengano multate, ma niente di diverso. Poi, come ho detto altre volte, se davvero abbiamo visto che un agente si comporta in modo discriminatorio, va denunciato, altrimenti sono solo illazioni, che io eviterei.
Anche invocare, come giusta causa delle soste selvagge (e parcheggiare sui marciapiedi è sostare selvaggiamente!) il fatto che non ci siano parcheggi, è una scusa che non regge molto perché non è vero che non ci sono parcheggi, è vero piuttosto che non sono sempre davanti il negozio o l’ufficio dove dobbiamo recarci o davanti la porta di casa! In questi anni abbiamo realizzato parcheggi nuovi e abbiamo sistemato varie situazioni per creare nuovi stalli, faremo altri parcheggi e vedremo se riusciremo a migliorare altre situazioni per creare qualche altro stallo, ma i parcheggi non possono essere fatti ovunque e quindi vanno cercati, anche dovendo fare qualche metro in più. Inoltre, si è sempre tollerata la sosta fuori dagli stalli, ma naturalmente senza che impedisca la circolazione dei pedoni, e quindi non sui marciapiedi, e dei veicoli. Ci vorrebbe che tutti, ma proprio tutti, rispettassimo gli altri: per farlo, però, è necessario rispettare le norme e avere più buon senso. Questo ci vorrebbe. Io lavoro tantissimo perché questo accada. E sono convinta che così sarà. Diamoci tutti una mano”.