È ancora l’azienda speciale Abc al centro della discussione che si è aperta questa mattina in consiglio comunale. I consiglieri di Latina Bene Comune hanno posto l’attenzione sulle mancanze dell’amministrazione che tengono imbrigliata e ingessata l’azienda, sui ritardi e in generale sulla mancanza di programmazione e visione unitaria in merito alla gestione dei rifiuti in città.
“È quasi un miracolo che Abc sia ancora in vita, dal momento che, dal commissariamento ad oggi, non si sono mai approvati dal Comune i bilanci dell’azienda né quelli di previsione del 2023, 2024 e 2025 – ha sottolineato il capogruppo di Lbc, Dario Bellini – Tutto questo non fa che ingessare l’azienda speciale che non può fare investimenti né programmazione. Tutto resta in balìa di questo continuo braccio di ferro tra i partiti della maggioranza, tutt’altro che risolto. Non si parla ormai neanche più di piano industriale.
Le parole negli atti sono importanti e nei verbali del consiglio di amministrazione questa voce è stata sostituita con la dicitura: ‘progetto di fattibilità tecnico economica del servizio di igiene urbana a Latina’. Come nel gioco dell’oca, nei fatti, l’amministrazione sta ora, dopo due anni, ricominciando da zero. Il tutto perché in questo lungo lasso di tempo, il centrodestra non è stato capace di decidere, prolungando oltremodo questo stallo alla messicana. Anzi, si decide unilateralmente in Comune di sottrarre ingenti fondi all’azienda speciale, come abbiamo scoperto dalla lettura dei verbali di un preoccupato Cda di Abc, aumentando ulteriormente le criticità gestionali a discapito dei servizi, dei cittadini e dei lavoratori”.
“Era tutto previsto – ha aggiunto l’ex sindaco, Damiano Coletta, intervenendo in aula consiliare – Lo stato confusionale sulla gestione di Abc era evidente fin dal principio, così come era evidente che i partiti della maggioranza avessero idee e proposte diverse. A conti fatti sul tema dei rifiuti è stata fatta solo molta demagogia, fin da quando il centrodestra era ancora all’opposizione. Da consigliere ed ex sindaco invito la prima cittadina a chiarire cosa sia successo nel penultimo consiglio, saltato per mancanza del numero legale non mantenuto dalla maggioranza. C’era stato poi un viaggio a Roma e un incontro con i vertici dei partiti per trovare una sintesi.
Ma questa sintesi continuiamo a non vederla. Alla demagogia – continua Coletta – replichiamo con i numeri: a marzo del 2021 comincia la raccolta differenziata partendo da un valore del 24%, nel 2022 la quota di differenziata raggiunge il 41%, nel 2023 arriva al 54%. Ora scende al 52%, con una percentuale di conferimento di indifferenziata che resta purtroppo invariata e per la quale continuiamo a pagare 6 milioni di euro l’anno a Rida Ambiente. Si intravedono profili di danno erariale e un conflitto di interesse che riguarda due componenti dello staff, oltre alla situazione che ha portato alle dimissione del presidente del Cda Palmerini. Intanto, l’amministrazione continua a non lavorare per recuperare la quota di evasione e a non decidere su come chiudere il ciclo di raccolta nelle zone della città ancora non servite dal porta a porta. In tutto ciò si dimentica lo stato di incertezza in cui versano non solo i cittadini, ma anche i lavoratori”.