RAGAZZINA DI 11 ANNI ABUSATA SESSUALMENTE, CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER LO ZIO

maltrattamenti-vioenza-in-famiglia

Palpeggiata dallo zio in diverse occasioni: la Procura chiude le indagini e chiede rinvio a giudizio dell’uomo

Nel caso della minore di 11 anni di Latina vittima di violenza da parte dello zio, il pubblico ministero Marina Marra ha concluso le indagini ed emesso avviso. Il reato contestato è quello di atti sessuali con minorenne aggravati dalla continuazione (con più azioni di un medesimo disegno criminoso). 

L’uomo, 60 anni, avrebbe palpeggiato nelle parti intime, in più occasioni, la nipote, sia a casa dei genitori, che nella sua abitazione, a Latina, attirandola a sé quando si trovavano da soli. Dopo numerosi episodi, è stata la ragazzina a raccontare tutto alla madre. Dopodiché, è scattata la denuncia presso la Questura di Latina, con l’avvio delle indagini.

Lo scorso 12 novembre, a porte chiuse, la bambina, nel corso di un incidente probatorio, ha raccontato al Gip Giuseppe Cario quanto successo, ricostruendo lucidamente gli episodi di cui è stata vittima. A supportare la vittima non un consulente nominato dal giudice, bensì la stessa madre indicata dal medesimo magistrato. Una possibilità fornita dal codice di procedura penale. La vittima, assistita dall’avvocato del Foro di Latina, Pasquale Lattari, non ha tentennato e ha descritto quanto succedeva in quei momenti. Le indagini proseguono. Prossimo step: il probabile avviso di conclusione a carico dell’indagato.

I genitori della bambina – ricevute le rivelazione dei fatti da parte della figlia – si erano rivolti al Centro Antiviolenza per minorenni e adolescenti vittime di reato della Regione Lazio sede di Latina che li aveva ascoltati, accolti ed orientati alla denuncia.  Per i  genitori è stato attivato il servizio di psicoterapia dagli psicologi del Consultorio familiare Crescere Insieme della Diocesi di Latina ove ha sede il Centro antiviolenza per minori ed adolescenti vittime di violenza. Sarà valutato anche uno specifico percorso per la minore vittima.

Leggi anche:
RAGAZZINA DI 11 ANNI ABUSATA SESSUALMENTE DALLO ZIO: LA VITTIMA HA TESTIMONIATO IN TRIBUNALE

“Tale scelta procedurale  è particolarmente confortante e tranquillizzante per il minore che –  dovendo rivivere ricordi traumatici vitttimizzanti –  vede ridursi ed attenuarsi gli effetti  della vittimizzazione secondaria.” 

La Garante dell’Infanzia ed Adolescenza della Regione Lazio Monica Sansoni si costituirà parte civile in ragione anche della peculiare forma di violenza intrafamiliare a carico di una minore in tenera età  a fianco dei genitori. 

“La famiglia pur nel dramma subito è confortata dall’appoggio, dall’assistenza, dalla tutela ed efficienza delle autorità competenti giudiziarie e di pubblica sicurezza e delle istituzioni di  sostegno, cura e di ascolto. E, non da ultimo e si evidenzia, la famiglia è aiutata nel proprio dolore anche dalla rapidità delle indagini concluse – compreso lo svolgimento dell’incideente probatorio – a pochi mesi dalla denuncia.

Anche le modalità di svolgimento dei procedimenti giudiziari, l’assistenza e cura delle persone  attenuano lo status di vittimizzazione secondaria –  che consiste nel rivivere le condizioni di sofferenza a cui è stata sottoposta la vittima di un reato – specie quelli di violenza –  spesso riconducibile naturaliter alle procedure delle istituzioni giudiziarie e strutture  processuali  seguenti ad una denuncia – delle giovani vittime e delle loro famiglie e costituiscono un incentivo ulteriore per superare remore e paure di denunciare i casi di violenza (anche intrafamiliari, subdoli ed occulti!!). 

Occorre perciò denunciare per interrompere l’incubo dell’abuso, per bloccare l’autore, per uscire dal ciclo della violenza ed essere ascoltate ed accolte e riconosciute vittime dell’ingiustizia subita!!!”.     

Latina lì 20 febbraio 2025 

Articolo precedente

UNIVERSITÀ, L’ELOGIO DELLA SINDACA DI LATINA A “LA SAPIENZA: “PERCORSO VIRTUOSO”

Articolo successivo

EVASIONE CON LE SPONSORIZZAZIONI SPORTIVE, SEQUESTRI DA 40 MILIONI: UN ARRESTO ANCHE IN PROVINCIA

Ultime da Giudiziaria