Era stato trovato con oltre dodici chili di cocaina, quasi cinque di hashish e armi: condannato in primo grado giovane insospettabile
È stata condannato alla pena di 6 anni e 8 mesi Manolo Pallagrosi, difeso dall’avvocato Sandro Marcheselli. A emettere la condanna, col rito abbreviato, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri, Fabrizio Basei, a fronte della richiesta di pena formulata dal pubblico ministero Giovanni Taglialatela per 9 anni di reclusione.
Pallagrosi, 29 anni, al momento, si trova ancora ristretto in carcere. Prima dell’arresto avvenuto lo scorso ottobre, il giovane era incensurato. Il suo volto era stato immortalato anche in un selfie con un consigliere comunale della Lega a Nettuno.
Erano stati gli agenti di Polizia del commissariato di Anzio-Nettuno a trovare nella sua disponibilità anche una bomba radiocomandata artigianale e due pistole, di cui una rubata e l’altra con la matricola abrasa. Il materiale era stato trovato a casa del ventottenne di Nettuno, fino a quel momento sconosciuto alle forze dell’ordine, finito in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi, armi da guerra e ricettazione.
Il giovane era a bordo della sua auto quando era stato fermato dagli agenti: sul sedile del passeggero avevano trovato uno zaino con un chilo di cocaina. A casa del ventottenne, poi, i poliziotti avevano trovato altri 11 chili di cocaina e 4,5 di hashish. Oltre alle sostanze stupefacenti, però, gli investigatori avevano scoperto e sequestrato anche le pistole con relative cartucce e la bomba artigianale con tanto di detonatore e radiocomando, fatta poi brillare dagli artificieri in un’area sicura di Nettuno, indicata dall’esercito. L’ordigno conteneva un chilo di gelatina di dinamite.