Dopo l’esito della Commissione Trasparenza, si è tenuta la Commissione Urbanistica Comunale, presieduta da Aristide Proietti. All’ordine del giorno l’esame del progetto e della relativa Convenzione Urbanistica del “Borgo Protetto”: la cittadella Giomi-Village con case- albergo per anziani autosufficienti e servizi sportivi, ricreativi, di ristorazione e negozi.
Il progetto, che ha beneficiato di una controversa Conferenza dei Servizi semplificata, richiede una variante puntuale al Piano Regolatore e contestualmente richiede anche la dimostrazione dell’utilità pubblica, stante il fatto che andrebbe a ricoprire un’area grande come un quarto del centro storico di Cori e ad aggiungere altri 34mila mc di nuove costruzioni ai già 400mila previsti dal PRG.
“L’attenzione riservata all’appuntamento della Commissione Urbanistica da parte della maggioranza è stata molto elevata, – rileva Proietti -, basti dire che, oltre ai membri della commissione ed ai tecnici comunali, erano presenti gran parte degli Assessori e Consiglieri, sempre di maggioranza. Ed a ben ragione, perché, come ho anche sottolineato nella mia relazione introduttiva, l’argomento in discussione ha una rilevanza notevole in termini di impatto territoriale”.
“Proprio per la rilevanza della questione, visti anche gli esiti della Commissione Trasparenza, che, da una parte, non ha dato risposte a molti quesiti, e dall’altra ha rinviato a questo appuntamento tutta una serie di risposte, abbiamo analizzato con molta cura gli atti che sono stati messi a disposizione.
A parere della maggioranza della Commissione Urbanistica, la documentazione di progetto era incompleta e inadeguata per fare qualsiasi valutazione. Altrettanto dicasi per la documentazione necessaria a valutare la Convenzione. Queste carenze erano state già alla base dell’indizione della Commissione Trasparenza, ma purtroppo non sono state colmate.
Pertanto, nella mia relazione introduttiva, ho presentato numerose richieste di integrazione documentale, necessarie per una seria valutazione del progetto e della convenzione che dovrebbe attestare la pubblica utilità della variante puntuale al piano regolatore.
Innanzitutto, c’è bisogno di conoscere il progetto esecutivo che espliciti le aree da edificare, le opere di urbanizzazione, le aree a standard, le aree da cedere al Comune, il valore dell’investimento con computo metrico per tipologia di intervento.
Poi, considerato che il Comune di Cori non è dotato di Regolamento per la redazione delle convenzioni urbanistiche e dei relativi calcoli, è fondamentale che il Responsabile dell’Area Urbanistica fornisca una relazione esplicativa di come è stata costruita la proposta di Convenzione: dal calcolo del contributo straordinario al calcolo degli oneri di urbanizzazione nonché per quali opere di pubblica utilità andrebbe vincolato il contributo straordinario.
Inoltre, è necessario conoscere le condizioni per l’applicazione dell’IMU, le quali, sempre secondo la bozza di Convenzione, dovrebbero far riferimento a quanto approvato in una Deliberazione di Consiglio Comunale del lontano 2011.
Ho anche segnalato alcune questioni connesse alla scelta della fidejussione che, a maggiore tutela dell’Amministrazione e della Collettività, deve essere una fidejussione Bancaria a prima richiesta e senza riserva da parte di un Primario Istituto Bancario Nazionale. Per finire, andrebbe anche meglio verificato se il progetto rispetti le Norme Tecniche Attuative vigenti del PRG”.
Durante la Commissione, anche i consiglieri Evaristo Silvi e Francesco Ducci hanno sollevato perplessità. In particolare, Silvi ha riproposto la controversa questione della mancata attestazione dell’incendio del 2022, nonostante esistano ben due verbali: della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco.
In più ripropone la questione del rischio idrogeologico e sismico che interessa l’area dove dovrebbe sorgere il Borgo, rischio che fu attestato con Deliberazione di Consiglio nel 2016.
“Su tutte le carenze documentali e normative sono state richieste relazioni da parte degli uffici competenti. E siamo soddisfatti che il Sindaco abbia riconosciuto che l’Ufficio Urbanistica e il Responsabile della Conferenza dei Servizi dovranno produrre tutta la documentazione richiesta”.
“La rilevanza del progetto dal punto di vista ambientale, urbanistico, socioeconomico richiedono una particolare attenzione da parte di tutti. L’amministrazione De Lillis ha fatto proprio questo progetto senza il necessario e doveroso coinvolgimento della cittadinanza e con una dubbia attenzione alla regolarità del procedimento.
La mia posizione di contrarietà al progetto è nota a tutti, ma in veste di Presidente della Commissione Urbanistica il mio dovere è svolgere un servizio alla collettività in termini di trasparenza e legalità dell’azione amministrativa e di presidio per il rispetto della pubblica utilità di questo progetto.
Ci auguriamo quindi – conclude il presidente Proietti – che, anche sotto la supervisione del Segretario Generale, i Responsabili degli uffici competenti provvedano a colmare queste carenze, in presenza delle quali, qualsiasi atto conclusivo sarebbe impugnabile con gravi conseguenze per l’amministrazione”.