CIMITERO DI SEZZE, DI RAIMO (PD): “TROVIAMO L’ITER MENO COSTOSO, BANDO ALLE POLEMICHE”

Sergio Di Raimo

“Non è poca scienza imparare a sopportare le sciocchezze degli altri”, l’intervento del consigliere comunale di Sezze, Sergio Di Raimo (PD)

“Ho letto, in questi giorni, alcune accuse rivolte al Pd, reo di aver proposto delle modifiche al piano di recupero cimiteriale approvato dalla maggioranza Lucidi; piano di recupero che, sotto gli occhi di tutti ed inequivocabilmente,  sta creando tanti disagi.

Il partito che rappresento è intervenuto diverse volte sull’argomento e critiche a questo piano sono state mosse da parte dei consiglieri del PD, il giorno stesso in cui il consiglio ha deliberato la sua approvazione, quindi l’accusa di fare proposte tardivamente è fuori luogo.

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Oltre tutto, questo piano di recupero è rimasto lettera morta per tanti mesi, in attesa che gli uffici preparassero la documentazione necessaria alla presentazione delle istanze di sanatoria, e fino a qualche mese fa sapevamo quanto detto dagli esponenti della maggioranza e cioè che i costi per sistemare le diverse irregolarità sarebbero stati irrisori e che il progetto da presentare, al fine di ottenere la concessione edilizia  sarebbe stato uno “schizzetto”, un “disegnino” (progetto e concessione che nel tempo non sono stati mai richiesti  ne dalla Chiesa, che ha gestito il cimitero fino agli anni 60, ne dagli uffici comunali).

Adesso che i cittadini hanno iniziato ad adoperarsi per sistemare le irregolarità delle loro tombe, arrivano notizie di tanti ostacoli burocratici, le pratiche rimangono senza firma per lunghi periodi, i defunti continuano ad essere parcheggiati in attesa di definizione della pratica e i costi sono alti,  si perchè,  ció che era stato definito ” schizzetto e disegnino ” in realtà costa dalle 700 euro in su. Da qui la volontà del partito di proporre qualche modifica al cosiddetto piano di recupero.

Adesso se queste modifiche, in tutto o in parte, sono fattibili, rispettose della normativa vigente e si ritiene che i cittadini possano esserne agevolati, la maggioranza può adoperarsi per recepirle, altrimenti basta motivare il diniego e ai posteri la sentenza. E aggiungo, il tema non è “chi é responsabile di questa incresciosa situazione” ma è invece quello di trovare un iter meno costoso, con minori ostacoli e più rispondente alle esigenze di tutti.

Anche perché se volessimo intrattenerci sulle responsabilità di queste irregolarità dovremmo andare indietro nel tempo a 60/70 anni fa. Capisco che per interessi strettamente elettorali, si può far finta di non capirlo, di ignorare, si può demonizzare l’avversario,  buttarla in caciara, ma la realtà dei fatti è questa”.

Così, in una nota, il consigliere comunale di Sezze, Sergio Di Raimo (PD).

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