ANNO GIUDIZIARIO, IL FOCUS DEL PROCURA DI CORTE D’APPELLO SU LATINA E PROVINCIA

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Inaugurazione anno giudiziario, la situazione di Latina e provincia inquadrata dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Roma

Una relazione corposa, quella del Procuratore Generale della Corte d’Appello di Roma, Giuseppe Amato, da oltre trecento pagine ha spiegato lo stato di salute della Regione Lazio dal punto di vista giudiziario. L’occasione è stata data dall’inaugurazione dell’anno giudiziario e i dati si riferiscono al periodo luglio 2023-giugno 2024.

Nel ripercorrere tutte le maggiori inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia a Latina e provincia, di particolare interesse è il quadro generale.

Un’analisi dei dati statistici relativi ai procedimenti sopravvenuti alla Procura di Latina nel periodo intercorso tra il 1 luglio 2023 e il 30 giugno 2024 – si legge – fa riscontrare un incremento rispetto all’annualità precedente per quanto concerne le iscrizioni nel registro degli indagati a modello 21 (persone note, da 7825 a 8292) e a modello 44 (ignoti, da 7630 a 8444). Però è notevolmente aumentato il numero delle definizioni (rispettivamente, da 7252 a 8036 e da 7613 a 7734).

Pressoché stabile il numero dei procedimenti in entrata di competenza del Giudice di Pace (da 613 a 602) ma è anche a questo proposito aumentato il numero delle definizioni (da 623 a 722). Aumentato è anche il numero delle iscrizioni a modello 45 (atti non costituenti notizie di reato), passate da 1954 a 2058 e delle relative definizioni (da 1878 a 1962). L’attività e l’impegno di tutti i magistrati dell’ufficio, togati ed onorari, sono stati davvero encomiabili.


Quanto alle caratteristiche della criminalità del territorio “il circondario continua a caratterizzarsi per un forte tasso di criminalità, che spazia da forme di criminalità organizzata autoctona (oggetto di diversi procedimenti giudiziari, per lo più condotti dalla DDA di Roma) a forme di violenza comune (reati contro il patrimonio e la persona). Rispetto all’annualità precedente si riscontra un preoccupante aumento sia dei delitti di lesioni personali dolose che dei delitti di omicidio doloso (da 15 a 22) relativi, in un solo caso, a femminicidio. Si riscontrano frequenti atti di intimidazione, caratterizzati da numerosi incendi di autovetture o altri beni, nonché con esplosione di colpi, che sono sintomo spesso di una lotta tra gruppi criminali rivali, per lo più motivata dall’intento di assumere posizioni dominanti nelle piazze di spaccio. Anche i reati in tema di armi, numericamente assai aumentati nel più recente periodo, sono significativi: non episodici sono i rinvenimenti di armi, commercializzate ed usate da gruppi criminali diversi per il controllo del territorio.

Sostanzialmente immutato il numero complessivo dei furti, si riscontra un preoccupante aumento sia del numero delle rapine (da 65 a 124) che delle estorsioni (da 104 a 130), reati, entrambi, a volte caratterizzate da condotte assai violente. Si tratta di un dato allarmante, in quanto riflette verosimilmente il fatto che gli autori di aggressioni all’altrui patrimonio non si preoccupano delle conseguenze pregiudizievoli per l’incolumità altrui, pur di raggiungere i propri intenti di profitto. Il numero delle truffe è in leggero aumento, mentre diminuisce quello dei delitti di truffa (da 164 a 114) per effetto, verosimilmente, dell’abrogazione di tale reato con riferimento alla indebita percezione del reddito di cittadinanza.

Diversi gli spunti su indagini in corso. È stato possibile identificare l’autore di due gravi attentati incendiari di autovetture e motocicli avvenuti nelle date del 09.03.2024 a Monte Argentario (Grosseto) e in data 02.04.2024 a Fondi, entrambi nei confronti della medesima persona offesa. L’autore dei delitti è stato identificato in un appartenente a un gruppo criminale operante sul territorio di Fondi e territori limitrofi. Proprio per le connessioni con la criminalità organizzata, il procedimento sta per essere trasmesso per competenza alla Procura della Repubblica di Roma, Direzione Distrettuale Antimafia.

È stato iscritto in quanto il 29/1/2024, in Aprilia venivano esplosi cinque colpi d’arma da fuoco contro un’autovettura Porsche Cayenne lì parcheggiata in sosta. Il veicolo era risultato essere in uso ad un soggetto di nazionalità albanese, cugino di un pregiudicato posto a capo di un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti. Le indagini espletate hanno consentito di procedere a identificare un gruppo criminale dedito al traffico di armi e stupefacente. Nel corso delle indagini sono stati identificati anche gli autori di un’esplosione di colpi di arma da fuoco contro un bar sito in Aprilia, un esercizio commerciale sito in Anzio nonché numerosi colpi di arma da fuoco esplosi da un’abitazione presso la quale si trovava un soggetto ristretto agli arresti domiciliari. Il suddetto procedimento sarà trasmesso per competenza alla Procura della Repubblica di Roma, Direzione Distrettuale Antimafia.

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