CISTERNA, CENTRO DI PRONTA ACCOGLIENZA NOTTURNA APERTO FINO AL 31 MARZO

Centro di pronta accoglienza notturna a Cisterna, aperto fino al 31 marzo con ordinanza sindacale: “Ospiterà 8 persone senza dimora, nell’edificio che diventerà un Centro per i servizi socio-assistenziali e per le politiche attive del lavoro”

Apre questa notte a Cisterna il Centro di pronta accoglienza per le persone senza dimora, fino al 31 marzo 2025.

Il Sindaco di Cisterna Valentino Martini ha firmato l’ordinanza che dispone l’accoglienza notturna per 8 persone in condizioni di grave marginalità, ovvero povertà estrema, emarginazione e isolamento sociale, e senza dimora, da tutto il territorio del Distretto sociosanitario LT1 che con Cisterna comprende Aprilia, Cori e Rocca Massima.

Il Centro di pronta accoglienza gestito dal Consorzio Parsifal, già gestore del Pronto Intervento Sociale, è finanziato con fondi nell’ambito della programmazione distrettuale per il rafforzamento del pronto Intervento Sociale del Distretto LT1.

“L’Amministrazione comunale ha ritenuto di dover agire per accogliere le persone senza dimora garantendo, oltre la mera assistenza abitativa, l’accompagnamento delle persone per favorire il loro reinserimento sociale affinché possano tornare a guardare ancora una volta con fiducia alla vita”, hanno dichiarato il Sindaco di Cisterna Valentino Mantini e l’assessora al welfare e alle politiche sociali Stefania Krilic –. In attesa che il Distretto sociosanitario LT1 subentri in questo servizio, come previsto nella programmazione, con la realizzazione di una struttura di accoglienza permanente, 8 persone troveranno accoglienza nella palazzina dove prima c’erano gli alloggi universitari, adiacente all’Area mercato in via delle Provincie e dove è in corso una riqualificazione che è iniziata con il reperimento dell’alloggio per i familiari di Satnam Singh, il bracciante indiano morto nelle tragiche e aberranti circostanze che tutti ricordiamo, con l’apertura del Centro di Aggregazione Giovanile e con i lavori che porteranno al trasferimento nella struttura del centro per l’Impiego.

L’edificio, infatti, aspira a diventare un Centro per i servizi socio-assistenziali e per le politiche attive del lavoro per la nostra comunità, per rispondere ai bisogni delle persone vulnerabili che necessitano di protezione sociale o che devono essere accompagnati a reintegrarsi nella società”.

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