Convenzioni edilizie e Sabaudia, i consiglieri comunali d’opposizione chiedono chiarimenti sulla situazione giuridica
I consiglieri comunali d’opposizione Vincenzo Avvisati, Simone Brina e Giancarlo Massimi scrivono al Presidente della Commissione Bilancio, all’Assessore al Bilancio e al Presidente Collegio Revisori dei Conti per chiedere delucidazioni sulle convenzioni edilizie a Sabaudia.
“Abbiamo visto pubblicato all’albo pretorio del Comune la determinazione n.103 del 18.01.2025 con la quale si liquida la spesa di € 18.032,49 a favore di una ditta privata per interventi finalizzati alla sostituzione delle pompe sommerse ed il ripristino dei sistemi elettrici per il funzionamento dei due pozzi situati in località Bella Farnia Mare, oltre che alla manutenzione periodica dei suddetti pozzi al fine di evitare il disservizio idrico. Già in precedenza – si legge nella missiva – sono stati fatti interventi di manutenzione (determina n.2662/2024 per € 5.826,96 – n.539/2021 per € 12.200,00) sui pozzi
L’intervento risulta essere a carico del Comune in quanto, a seguito della sentenza del Tar di Latina – Sezione I° – n.180/2016, le opere di urbanizzazione primaria, così come previsto dalla convenzione, sono state trasferite dal Consorzio al Comune ed allo stesso spettano le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, secondo quanto stabilito nella sentenza richiamata.
Tale situazione comporta, di fatto, la gestione del servizio idrico (oltre l’attività di pompaggio dell’acqua dai pozzi anche l’autorizzazione al prelievo) a carico del comune non rilevando, dalla determinazione citata, l’avvenuto trasferimento delle reti al soggetto gestore del servizio idrico integrato se non per la depurazione.
Per quanto concerne l’erogazione del solo servizio idrico allo stato dell’arte esso sembra essere a carico del comune il quale dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, approvare apposita tariffa (che per legge non può essere difforme da quella dell’ATO se non per una percentuale definita da Arera); emettere apposita bollettazione; gestire gli eventuali contatori; garantire la continuità del servizio e la potabilità delle acque immesse in quella che, senza giri di parole, oggi è, dopo la sentenza del Tar, una condotta pubblica, che non può ridursi ad interventi di salute pubblica essendo obblighi imposti ex lege all’amministrazione che ha trasferito alla società Acqualatina le reti tra cui dovrebbero rientrare sia i pozzi che l’impianto ad essi collegato come per la depurazione, per il quale il gestore emette apposita bollettazione in riferimento ai consumi idrici degli utenti.
Tra l’altro qualora non fossero stati trasferiti al gestore del servizio idrico sono a carico del Comune, salvo diverso provvedimento, tutto ciò che afferisce al rispetto nell’erogazione ed alla potabilità delle acque, comprensive le analisi nei termini previsti per legge. Diversi sono i Consorzi Residenziali presenti sul territorio, abbiamo cercato nel Documento Unico di Programmazione di comprendere l’attuale situazione ed i rapporti giuridici, passati e futuri, con l’amministrazione ma nel dup non c’è un solo passaggio che riguardi questo tema particolarmente delicato che afferisce, oltre che alla definizione di rapporti giuridici derivanti da convenzioni anche alla corretta erogazione dei servizi.
Siccome tale situazione comporta oneri a valere sul bilancio comunale come sopra evidenziato, si chiede di voler fornire qualsiasi utile chiarimento in merito a quanto evidenziato atteso che dalla lettura degli atti dell’ente allegati al bilancio e quelli citati nelle premesse della determinazione, non rileva alcun introito derivante dall’attività derivante dall’erogazione di acqua potabile, perché di questo si tratta, con finalità di servizio idrico”.
Gli esponenti politici chiedono la convocazione della competente commissione bilancio una volta acquisita la documentazione nel merito.