Continuano le indagini sul mazzo di rose lasciate sull’auto della consigliera comunale ed ed ex Sindaco di Formia, Paola Villa
Non lasceranno nulla d’intentato i Carabinieri della Compagnia di Formia, guidati dal maggiore Quintino Russo, sul caso del mazzo di rose lasciate sul parabrezza dell’auto della consigliera comunale ed ex sindaca di Formia, Paola Villa. Il sospetto è che quello trovato nella mattinata di ieri sia stato un messaggio intimidatorio o comunque un gesto destabilizzante contro le battaglie e le denunce sul malaffare e sul infiltrazioni mafiose da sempre portate avanti dall’esponente politica de “L’Altra Città”.
Come noto, in Via della Conca, a pochi passi dalla sede del movimento politico “Un’Altra Città”, dove Villa aveva parcheggiato l’autovettura (una Fiat Panda), è stato ritrovato un mazzo di rose bianche e rosse sul parabrezza.
Il gesto di un ammiratore, uno scherzo o un messaggio? A giudicare dalla reazione dei Carabinieri della Compagnia di Formia non c’è proprio nulla da sottovalutare, tanto che, una volta avvertiti dell’episodio, i militari dell’Arma si sono recati sul posto. A giungere in via della Conca anche il maggiore Quintino Russo, Comandante della Compagnia, insieme a militari del reparto della Scientifica che hanno prelevato il mazzo di rose per poi analizzarlo. Al vaglio delle forze dell’ordine anche le immagini della video-sorveglianza.
La consigliera comunale è stata interrogata dai Carabinieri e lo sarà di nuovo. L’attenzione è alta, tanto che l’esponente politica verrà sentita di nuovo dagli investigatori dell’Arma che si sono recati anche nella casa dove vive la ex sindaca per capire se vi potessero essere altre tracce.
Di certo c’è che l’auto della politica è riconoscibilissima e chi ha lasciato quei fiori difficilmente ha confuso il mezzo con quello di un’altra persona. In più, l’auto è rimasta parcheggiata nella stessa via dove c’è la sede del movimento politico dove ieri pomeriggio si è svolta una riunione. Dopo la riunione, sono tutti tornati a casa e l’auto di Villa è rimasta lì. In questi giorni, peraltro, l’ex sindaca si trova a casa di parenti che vivono in zona e lei stessa non parcheggia abitualmente la sua auto in quel posto, vivendo in altra zona di Formia. Il mezzo viene parcheggiato lì quando Villa si reca alle riunioni politiche del suo movimento.
L’ex sindaco, come noto, si è esposto più volte nel denunciare il malaffare nella sua città, in particolare citando le presenze camorriste. Nel 2019, da Sindaco, nel corso di una commissione antimafia in Regione Lazio, menzionò tutte le famiglie di derivazione camorrista che vivono o sono presenti a Formia. Nella città del sud pontino ci sono, infatti, componenti del clan Bidognetti e Bardellino, oltreché ad altri personaggi legati alla camorra casertana e napoletana.
Proprio di questi giorni, Villa ha subito un altro attacco “social” da un esponente della famiglia Bardellino, Angelo, il quale ha dato all’esponente politica della razzista e della giustizialista. Di recente, anche un’altra polemica politica perché l’ex sindaca ha ricordato della vicenda di Eduardo Parente, personaggio del sud pontino, processato e poi assolto nel procedimento antimafia “Anni 2000”. Parente, da imputato, si fece fotografare con i primi cittadini di Santi Cosma e Damiano, Formia e Castelforte.
Denunce pubbliche che non si può dire abbiano a che fare con il mazzo di rose sul parabrezza dell’auto. Tuttavia, l’esporsi dell’esponente politica deve aver fatto drizzare le antenne ai militari dell’Arma che non vogliono trascurare niente.
Intanto, anche dalla politica e dal mondo delle Istituzioni ci sono le prime reazioni. Nella giornata di ieri, la solidarietà dei colleghi di opposizione, a Formia, Imma Arnone e Luca Magliozzi. Oggi, invece, è arrivato il comunicato ufficiale del Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, nonché sindaco di Minturno.
“Non mi lega a Paola Villa un rapporto di amicizia e non condivido molte delle sue opinioni e il modo in cui le esprime. Come del resto lei non ha mai risparmiato attacchi e critiche nei miei confronti, spesso a mio avviso ingiuste e strumentali. Tuttavia, da persone mature e civili, abbiamo sempre mantenuto un rapporto personale basato sul rispetto e sull’educazione.
Queste premesse servono a chiarire che le parole che seguiranno non sono dettate da adulazione o partigianeria politica, ma da quello che ogni Istituzione dovrebbe tenere in mente. Trovo inaccettabile ciò che sta accadendo negli ultimi giorni alla Prof.ssa Paola Villa, Consigliera Comunale di Formia, alla quale desidero esprimere tutta la mia solidarietà personale e politica, oltre al sostegno delle Istituzioni che ho l’onore di rappresentare.
Il nostro territorio, come molti altri, ha attraversato momenti difficili. Non possiamo dimenticarlo e non dobbiamo permettere che l’oblio avvolga le nostre coscienze, poiché alcuni fenomeni continuano a manifestarsi, anche se in forme e modalità diverse. È nostro compito non solo farci tutori della realtà che ci circonda, ma soprattutto dare un segnale chiaro di quello che come Istituzioni non siamo disposti a tollerare, perché contrario ai valori di civiltà e democrazia che dovrebbero ispirarci.
Sono certo che le Forze dell’ordine accerteranno i responsabili e faranno chiarezza sulla vicenda, garantendo l’incolumità di una cittadina che al di là degli schieramenti ha subito un gesto deplorabile, che non può essere in alcun modo giustificato né ridimensionato in rapporto al suo ruolo.
È importante sottolineare che, nonostante le divergenze personali e politiche, la dignità umana deve sempre prevalere. La situazione della Prof.ssa Paola Villa è emblematica di una problematica più ampia che affligge la nostra società: la mancanza di rispetto e di empatia nei confronti di chi si impegna per il bene comune. Le critiche costruttive e il dibattito sano sono fondamentali in una democrazia, ma è altrettanto fondamentale mantenere un clima di rispetto reciproco, dove anche chi esprimere un’idea diversa dalla nostra ha il diritto di essere tutelato.
Le istituzioni hanno il dovere di promuovere un ambiente di dialogo e confronto, dove ogni voce possa essere ascoltata senza temere derisioni o attacchi personali. È necessario che tutti noi ci impegniamo a costruire una comunità in cui le differenze siano valorizzate, piuttosto che utilizzate come pretesto per sminuire l’altro. Allo stesso modo è doveroso un segnale chiaro ed univoco contro chi crede di intimidire i rappresentanti eletti dal popolo. È fondamentale che le istituzioni e il mondo politico tutto rinneghino ogni comportamento atto a ledere la libertà dell’altro.
In questo momento, la solidarietà e il rispetto sono più che mai necessari. Dobbiamo unirci per difendere i principi di civiltà e umanità, affinché la politica possa essere un terreno di crescita e non di divisione.
Ecco perché è ancora più triste osservare la “solitudine” in cui si trova in questi giorni la Prof.ssa Villa, costretta a sopportare fastidiose (e inaccettabili) derisioni anche da parte di chi ricopre ruoli istituzionali e probabilmente non ha chiaro quale debba essere il ruolo delle Istituzioni, sempre e comunque. La persona deve avere la precedenza sul soggetto politico e la politica non può sminuire il rispetto per le coscienze, gli ideali e i valori umani.
Cara Paola, ti sono vicino. Cara Consigliera, l’Amministrazione Comunale di Minturno e quella Provinciale di Latina ti sono solidali”.
Villa, ad ogni modo, ha ricevuto anche la solidarietà del Prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella. Inoltre, nella mattinata, anche il Presidente del Consiglio Comunale di Formia, Pasquale Cardillo Cupo, esponente di Fratelli d’Italia, ha voluto esprimere la sua opinione sul caso. Cardillo Cupo, peraltro, più volte è entrato un polemica con Villa che non gli ha mai risparmiato critiche in quanto avvocato di alcuni personaggi legati al crimine pontino, non ultimo quell’Eduardo Parente che Villa ha menzionato per essere stato coinvolto nella rissa di Capodanno all’hotel Bajamar di Formia. Una rissa a cui Parente ha escluso di aver mai preso parte.
“In queste ore – scrive sui social, Cardillo Cupo – ho letto di una indagine in corso da parte dei Caraninieri per un mazzo di rose, rosse e bianche, lasciato sull’auto della Consigliera Paola Villa.
Credo sia giusto e doveroso indagare per capire le reali motivazioni e gli uffici con le Telecamere di Sorveglianza Comunali sono a completa disposizione delle Autorità e della Consigliera naturalmente, come sempre del resto.
Da tecnico e conoscitore dei fenomeni per la mia ventennale attività professionale direi che il gesto al momento appare ambiguo, da una parte infatti c’è una simbologia contraddittoria, rose bianche – simbolo di purezza- e rose rosse – simbolo di amore -, che mal si conciliano con la classica simbologia delle espressioni criminali, ma é altrettanto evidente che dalla foto sembrano prive della tipica carta del fioraio, il che lascia dubbi perché sembrerebbe voler impedire una immediata riconducibilitá all’autore del gesto, che così alimenta sospetti e interrogativi, che sono sicuro a breve i Carabinieri chiariranno.
Se le indagini dovessero far emergere un tentativo di intimidire o influenzare la libertà di espressione della Consigliera Comunale non esiteremo come Istituzione a prendere ogni iniziativa possibile a Suo sostegno e tutela.
Sin da bambino, da quando facevo il rappresentante di classe, mi battevo per la libertà di ogni studente di poter liberamente esprimere la sua idea e la sua opinione in classe, coltivando questa mia passione per i diritti e le libertà tanto da farla diventare una delle mie ragioni di vita, figuriamoci se oggi da Presidente del Consiglio Comunale potrei mai tollerare che un imbecille qualunque possa solo pensare di minare la libertà di pensiero o anche solo influenzare il lavoro di un Consigliere Comunale, di cui mi sento orgoglioso rappresentante a prescindere se sia di maggioranza o di opposizione o se sia a me politicamente vicino o lontano.
Attendiamo l’esito delle indagini, con l’auspicio siano tranquillizzanti e soprattutto rapide e dai risultati inequivoci, così da capire il reale significato di quanto accaduto.
Se si tratterà di una intimidazione Paola Villa, e qualunque Consigliere dovesse mai subirla, mi avrà al suo fianco con l’intero consiglio comunale, con il Sindaco in prima linea, non con il fioretto ma con la clava della Legalità perché la Città di Formia non ha mai ammesso e mai ammetterà gesti intimidatori, avendo tracciato da sempre, soprattutto negli anni a cavallo tra l’ottanta e il novanta, un solco profondo nel segno della Legge e della Legalità, con Sandro Bartolomeo e Michele Forte che si sono alternati come Sindaci alla guida della Città tutelandola senza timore e altrettanto farà l’amministrazione Taddeo e qualunque amministrazione ci sarà in futuro nella nostra Città.
Agli haters e a chi dal salotto di casa vorrebbe invece fare stupida speculazione politica, anche su temi seri, anticipo che ho poco tempo e troppa considerazione di me stesso per potermi dedicare alle loro idiozie”.