Un anno e quattro mesi di reclusione per eccesso colposo di legittima difesa: è questa la condanna inflitta al termine del rito abbreviato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ravenna, Janos Barlotti, a Mario Antonio Iadicicco, 62enne originario di Formia.
L’uomo, da tempo residente a Ravenna, è accusato di avere accoltellato a morte la notte del 20 settembre 2023 il 47enne ravennate Christian Battaglia.
Il pubblico ministero Stefano Stargiotti aveva chiesto due anni di reclusione, mentre l’avvocato difensore Francesco Furnari aveva chiesto l’assoluzione con formula piena, in ragione del fatto che i giudici del Riesame di Bologna avevano parlato di “legittima difesa domiciliare”.
L’avvocato Filippo Bianchini, costituitosi parte civile per fratello e madre del defunto, aveva invece chiesto al giudice una condanna per omicidio volontario o, in subordine, con dolo eventuale. Infine, in ulteriore subordine, una condanna per eccesso colposo di legittima difesa.
Per il risarcimento, era stato quantificato in un milione di euro con provvisionali di 250 mila euro a testa per ciascun familiare del 47enne. Il gip ha condannato l’imputato a risarcire, ma sarà il Tribunale civile a stabilire l’ammontare.
La vicenda era maturata qualche ora prima rispetto alla morte del Battaglia registrata in ospedale alle 23.30 del 20 settembre 2023: verso le ore 19, in piazza Baracca, il tunisino che abita assieme a Iadicicco, aveva apostrofato il 47enne Battaglia (“frocio”), causando la veemente reazione di questi con tanto di intervento di una Volante della Polizia. Secondo gli inquirenti, è probabile che Battaglia avesse pensato che Iadicicco aveva chiamato la polizia per denunciarlo e di conseguenza era andato a casa sua in via Cura per regolare i conti con un coltello da cucina.
La Polizia di Stato aveva successivamente fermato il sospettato Mario Iadicicco. Il 47enne è deceduto poco dopo in ospedale e Iadicicco è stato presto individuato e bloccato dalla polizia.
Gli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile avevano arrestato Iadicicco subito dopo il delitto nell’alloggio popolare che condivide con il 53enne tunisino, testimone oculare dei fatti. Il 62enne, interrogato dal Pm Stefano Stargiotti, aveva ammesso di avere inferto una coltellata quando la vittima era entrata nella sua abitazione per chiarire un diverbio verificatosi tre ore prima per futili motivi.