Hotel Bajamar, Eduardo Parente, dopo gli articoli su di lui rispetto alla rissa all’Hotel Bajamar, decide di querelare
La rissa di Capodanno iniziata dentro l’hotel Bajamar e proseguita all’esterno del locale con decine di coinvolti e l’intervento delle forze dell’ordine continua a far discutere a Formia. Al di là delle polemiche social tra la consigliera comunale d’opposizione Paola Villa (Un’Altra Città) e il proprietario della struttura alberghiera, Roberto Sorrenti, è di oggi una novità.
Pochi giorni fa era emersa una notizia per cui ad essere coinvolto nella rissa fosse Eduardo Parente, detto “il cileno”, personaggio noto alle cronache giudiziarie per essere coinvolto nel processo istruito dalla Direzione Distrettuale Antimafia denominato “Anni 2000”. Lo scorso dicembre, peraltro, la Cassazione ha annullato, rinviato ad altra sezione di Corte d’Appello, così da rideterminare le pene per cui non sia già maturata la prescrizione. Tra coloro che si sono visti annullare la condanna c’è anche Eduardo Parente. L’inchiesta, tra le altre cose, contestava ai sodalizi Antinozzi e Mendico, tra Santi Cosma e Damiano e Castelforte, l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso. Un aggravante caduta nel giudizio dei tribunali, così come sarà da valutare l’associazione per delinquere semplice. Per Parente, invece, è arrivata un’assoluzione senza rinvio.
Tuttavia, Eduardo Parente, diventa noto alle cronache anche per un altro episodio. A giugno 2022, infatti, durante la festa per la vittoria delle elezioni di Franco Taddeo come sindaco di Santi Cosma e Damiano, il “cileno”, all’epoca imputato nel processo della DDA, si fa fotografare, postandolo sui sociali, con il primo cittadino e anche con i sindaci di Castelforte e Formia, Angelo Felice Pompeo e Gianluca Taddeo.
Ad ogni modo, rispetto alla rissa dell’Hotel Bajamar, Parente non ci sta e, tramite i suoi avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Enzo Biasillo, ha sporto querela. “Questa mattina – spiega – mi sono recato presso la Stazione Carabinieri di SS Cosma e Damiano ed ho sporto una dettagliata querela per diffamazione a mezzo stampa e social network contro quanti in questi giorni abbiano ripetutamente accostato la mia persona ad un litigio avvenuto la notte di San Silvestro presso il locale Bajamar di Formia.
Ho assistito in silenzio ad articoli di giornale, locandine, post e commenti su vari social, stampando e conservando gelosamente ogni calunnia e falsa affermazione sulla mia persona, con tanto di mie fotografie pubblicate a piene pagine per mettermi ingiustamente alla pubblica gogna, per poterli così consegnare alla Magistratura affinché possa procedere a tutelare la mia persona dalle gravi e false accuse subite, perché nessuno in un paese civile e democratico ha il diritto di ritenersi superiore a qualcuno o può arrogarsi il diritto di accusare falsamente persone innocenti solo per farsi un po’ di ridicola pubblicità.
Non sono mai stato al Bajamar, né la notte del 31 dicembre né mai nella mia vita, non ho partecipato a nessuna lite ed ho decine, anzi centinaia, di persone che potranno confermarlo. Ho assistito in silenzio ad una sfrenata diffamazione sulla mia persona da parte di politici falliti e giornalisti in cerca di facili scoop, per poi dare mandato ai miei avvocati, Cardillo Cupo e Biasillo, di assistermi e poter così depositare una dettagliata querela, procedimento nel quale mi costituirò parte civile al fine di vedere risarciti tutti i danni che mi sono stati creati, anche in ambito lavorativo, per questi gravi fatti”.