CONCESSIONE PISCINA COMUNALE A LATINA, I DUBBI DI CODACONS

L’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA, per mezzo del suo Presidente Provinciale Avv. Antonio Formiconi, esprime diverse perplessità e/o dubbi circa l’approvazione della Proposta di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 169 del 15 novembre 2024 nella seduta del Consiglio Comunale del 23 dicembre 2024 con riferimento all’affidamento in concessione della Piscina Comunale ad un Gestore Privato.

Infatti, tale Deliberazione è il risultato di sedute della Commissione Congiunta Bilancio e Sport, avvenute nel mese di novembre e dicembre 2024, ove il CODACONSLATINA ha presentato diverse osservazioni e/o proposte al fine di apportare modifiche e/o integrazioni rispetto alla Proposta di Delibera del Consiglio Comunale approvata: in particolare, l’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA depositava diversi piani tariffari della gestione della Piscina Comunale di altre Città con costi nettamente inferiori rispetto a quelli applicati, a parità di condizioni contrattuali previste, inoltre, proponeva una equa e completa fruizione della Piscina Comunale delle fasce deboli (invalidi e/o persone meno abbienti) ovvero per soggetti affetti da disabilità nel rispetto del principio dell’inclusione sociale quale diritto fondamentale della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Uomo e del Cittadino, oltre al rispetto degli artt. 2 e 3 della Costituzione.

Aspetto fondamentale ed imprescindibile per l’intervento dell’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA è il rispetto dell’art. 2, comma 461 della Legge 244/2007, ove è stato ribadito che compito essenziale, fondamentale ed istituzionale delle Associazioni dei Consumatori è quello di formare ed informare i cittadini,  il quale dispone che al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualità, l’universalità e l’economicità delle relative prestazioni, in sede di stipula dei contratti di servizio gli enti locali sono tenuti ad applicare le seguenti disposizioni: a) previsione dell’obbligo per il soggetto gestore di emanare una «Carta della qualità dei servizi», da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza.

Rispetto a ciò, abbiamo riscontrato delle criticità in ordine all’utilizzo della piscina comunale: le tariffe spropositate per allenamenti e partite in relazione agli altri Comuni, gli spazi acqua delle ASD o APS con fasce orarie e corsie insufficienti (dovrebbero inserire tutti i giorni dal lunedì e venerdì almeno due fasce orarie di un’ora e trenta tra le 18,00 e le 21,00 con almeno sei corsie su quattordici riservate alle ASD o APS, i criteri meritocratici sull’assegnazione di tali spazia cui si deve attenere anche la componente settore sportivo del concessionario, altrimenti sarebbe un criterio non meritocratico.

Rispetto alle numerose richieste, a partire dal mese di aprile 2024, dell’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA di convocare dei Tavoli Istituzionali e/o di concertazione col Comune di Latina (LT) al fine di risolvere la questione della Piscina Sociale, nessuna risposta vi era dell’Ente, nemmeno alle successive osservazioni e/o modifiche per favorire la partecipazione di tutte le Associazioni Sportive alla libera fruizione dell’iimpianto della Piscina Comunale.

Seppur durante la seduta del Consiglio Comunale del 23 dicembre 2024 veniva accolta la formulazione della richiesta di inserire nella Convenzione tra il Comune di Latina (LT) ed il Gestore Privato il rispetto del dell’art. 2, comma 461 della Legge 244/2007 lettera a) secondo il quale vi è la previsione dell’obbligo per il soggetto gestore di emanare una «Carta della qualità dei servizi», da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza, rimangono da discutere aspetti critici e problematici della Delibera Consiliare in oggetto.

In particolare, per gli spazi riservati agli spazi giovanili non c’è un planning e corsi dedicati oltre all’applicazione del metodo meritocratico ovvero dell’anzianità federale, della pluriennale militanza ed impegno nel sociale e nella cittadinanza, l’applicazione di tariffe che non siano fuori mercato per allenamenti e competizioni/manifestazioni, con impianti Comunali e Federali che fanno pagare fino anche alla metà di ciò che viene proposto nel PEF e nel Regolamento del Gestore. Questi punti sono fondamentali per le ASD ovvero APS utilizzatrici degli impianti natatori comunali, nel rispetto del principio di legalità buon andamento e trasparenza della Pubblica Amministrazione ex art. 97 della Costituzione.

A tal proposito, l’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA, sulla base delle suddette argomentazioni, si riserva di agire giudizialmente nelle sedi civili, penali e contabili per danno da disservizio amministrativo, al fine di tutelare pienamente le ragioni e gli interessi degli utenti/consumatori lesi dall’omessa e/o carente fruizione degli spazi pubblici comunali della Piscina, ovvero delle Associazioni Sportive ASD, SSD, APS presenti sul territorio del Comune di Latina e/o utenti che vedono lesi i loro diritti ed interessi nello svolgimento delle Attività Sportive, ivi comprese quelle di volontariato e di diversamente abili, in violazione dell’art. 2 e 3 della Costituzione e della Carta dei Servizi, in tema di efficienza, equità e trasparenza dei servizi pubblici essenziali, attraverso la promozione di una azione di classe (“class action”) al fine di tutelare gli interessi generali e collettivi degli stessi ex afrtt. 140 e 140 bis del Codice del Consumo nelle sedi giudiziarie opportune, con conseguente diritto al risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali patiti e subiti dagli stessi; l’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA valuterà attentamente la possibilità di agire nelle sedi giudiziarie amministrative per violazioni di legge, eccesso di potere e difetto di motivazione della Delibera di Consiglio Comunale in oggetto, oltre alla violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino.

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