Arrestati in flagranza di reato per aver rubato la borsa di una donna nel centro di Latina: si è concluso il rito direttissimo
Processati per direttissima, i due giovani tunisini di 25 anni sono stati condannati dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Paolo Romano, alla pena di 4 mesi per l’autore materiale dl furto e alla pena di 2 mesi per l’altro che ha agito da complice. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 1 anno e 2 mesi.
La vicenda si è consumata lo scorso 9 novembre quando, nel corso del pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Latina hanno arrestato, in flagranza di reato, i due cittadini stranieri, senza fissa dimora in Italia e già noti alle forze di polizia, ritenuti responsabili del furto aggravato in concorso. Uno dei due, successivamente, si è reso anche responsabile di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. In breve, i fatti.
Su richiesta pervenuta al 112, i Carabinieri della Stazione di Latina sono intervenuti nel centro urbano cittadino, in via Fabio Filzi, nei pressi di un esercizio commerciale, dove poco prima era stato consumato il furto con destrezza, in danno di una donna, alla quale avevano asportato la borsa, contenente documenti, denaro e smartphone, lasciati momentaneamente incustoditi.
Sulla scorta delle informazioni acquisite e alla descrizione fornita dalla donna, l’immediato intervento ha permesso ai Carabinieri di rintracciare i due indagati in fuga mentre percorrevano una strada adiacente. La successiva perquisizione ha consentito ai militari di rinvenire tutti gli oggetti asportati, successivamente restituiti alla legittima proprietaria.
I Carabinieri della Stazione di Latina, supportati dai militari della Sezione Radiomobile, hanno arrestato gli autori del reato, provvedendo a condurli presso gli uffici del Comando Arma. In quelle fasi, uno dei due, in evidente stato di agitazione, all’atto di uscire dall’autovettura militare, ha spinto lo sportello posteriore con violenza, provocando il danneggiamento dello stesso e della carrozzeria di un’ulteriore autovettura militare parcheggiata nelle pertinenze della caserma.
Dopo l’arresto, nel primo atto della direttissima lo scorso 10 novembre, il giudice monocratico ha convalidato l’arresto dei due giovani, disponendo la misura degli obblighi di firma in caserma dei Carabinieri. Ora, la condanna.