“Finalmente abbiamo scoperto il mistero di chi ha bloccato il finanziamento diretto ai Centri Diurni per l’assistenza alla disabilità grave: la Segretaria Comunale. Sono curioso di leggere questo parere tecnico che, di fatto, ha esautorato la Commissione, l’Assessora alle Politiche Sociali e, in generale, la politica a Formia. È davvero difficile pensare a una semplice scelta tecnica.
Se non è possibile finanziare le uniche strutture che offrono il servizio di assistenza diurna alla disabilità tramite una procedura ad evidenza pubblica, allora molto probabilmente sarebbero illegittimi molti degli atti dell’Amministrazione, dai contributi alla Pro Loco al finanziamento delle diverse iniziative per il Natale. È ovvio che c’è dell’altro.
Nel frattempo, l’emergenza è un’altra: 15 persone con disabilità grave e le loro famiglie sono senza assistenza. Va risolto il problema. La prima proposta della maggioranza? Riaprire il bando per i contributi alle singole famiglie, lo stesso che ha contribuito a creare questa situazione. Un’idea insostenibile e inadeguata.
Per fortuna, dopo una lunga discussione, si è arrivati all’unica proposta di buon senso possibile: chiedere agli uffici di risolvere il problema e permettere al centro di riaprire.
In realtà, la soluzione era già semplice prima: in attesa di un Centro diurno Comunale, si continuano a sostenere i Centri esistenti per non far sparire l’assistenza alla disabilità a Formia. E, magari, si coinvolgono queste esperienze nel nuovo progetto. Sarebbe bastata solo un po’ di volontà politica.
Non si sarebbe mai dovuti arrivare a una situazione simile. Tuttavia, considerando il tono sprezzante del comunicato con cui il Sindaco ha liquidato le richieste delle famiglie, parlando di “nulla a pretendere”, poteva andare molto peggio”.
A dichiararlo, in una nota, il consigliere comunale d’opposizione Luca Magliozzi (Partito Democratico).