Il Movimento “Sermoneta Cambia” commenta l’ultima seduta dell’assise comunale e una sua mozione del tutto ignorata: “Apprezziamo la visione condivisa sul Consiglio delle Bambine e dei Bambini, ma questo non basta come strumento di partecipazione senza il Consiglio dei Giovani!”
Esattamente un mese fa il Movimento “Sermoneta Cambia” aveva presentato una mozione chiedendo l’istituzione del “Consiglio delle Bambine e dei Bambini” e la contemporanea attivazione del “Consiglio dei Giovani”, un organismo accantonato da più di 10 anni. Nelle scorse settimane l’Amministrazione ha lavorato sul primo strumento, ma non ha fatto cenno riguardo al secondo. Nell’ultima seduta dell’assise comunale, inoltre, i richiami esposti dai consiglieri di Sermoneta Cambia sono stati di fatto ignorati e solo la maggioranza intera ha votato contro la mozione.
Lo stesso capogruppo Antonio di Lenola ha commentato con amarezza l’accaduto, ripartendo dalle approfondite riflessioni promosse all’interno del Movimento.
“L’attivazione del Consiglio delle Bambine e dei Bambini è sicuramente un passo avanti significativo per la nostra Città e per le future generazioni. Si dimentica però la funzione prettamente educativa di tale organismo: i piccoli aspiranti amministratori vengono sorteggiati, e non certo eletti, e a guidarli provvede un adulto nominato dal Sindaco. Tale novità risulta quindi incompleta e insufficiente se non viene affiancata all’altro argomento della nostra mozione. Il Consiglio dei Giovani, uno dei punti cardine del nostro programma, è infatti fondamentale per avvicinare i ragazzi alla politica e per seguire i principi della democrazia partecipativa.”
Dello stesso avviso Pasquale Campagna, già presidente del Consiglio dei Giovani nell’unica esperienza avuta a Sermoneta, quella del 2009: “Bisogna riempire un vuoto che dura dal mancato rinnovo, ormai più di un decennio fa. Ancora una volta si è persa una grande occasione, con questo strumento le nuove generazioni comprendono determinati meccanismi già a partire dalla fase elettorale e ricevono insegnamenti sul piano prettamente amministrativo, ma soprattutto sul tema del confronto e dello scambio di idee. C’è poi un aspetto del regolamento vistosamente ignorato dalla maggioranza, un impegno nei confronti dei giovani del quale la politica deve assolutamente farsi carico: il Consiglio in questione è a tutti gli effetti una sorta di commissione per le Politiche Giovanili ed il suo parere è, per regolamento, preventivo e obbligatorio quando la Giunta o il Consiglio Comunale prendono decisioni relative ai ragazzi. Soprattutto può proporre idee e progetti: tutto questo per noi è fondamentale. I due organismi quindi sono complementari e paralleli, uno non può esistere in mancanza dell’altro. Vogliamo dare voce ai giovani, andremo avanti!”.
Infine la consigliera più giovane, Federica Bonaldo, fa un punto sulla situazione giovanile attuale: “In un’epoca di astensionismo e disaffezione politica questo strumento poteva essere sicuramente un valore aggiunto, capace di accorciare notevolmente la distanza sempre più netta tra ragazzi e politica. Siamo molto delusi soprattutto perché non ci è stata fornita nessuna valida motivazione in ragione di questo rifiuto. Un ingiustificata privazione che segna un mancato passo in avanti nella storia della nostra comunità”.