Muzio. “Basta demagogia sul contratto di quartiere da parte dell’opposizione ma non si tollera più negligenza negli uffici comunali”. L’assessore all’urbanistica Annalisa Muzio replica alle critiche dopo la Commissione Trasparenza sul contratto di quartiere inerente Latina Scalo. E chiede che venga fatta luce su responsabilità all’interno degli uffici comunali
“Posso comprendere il ruolo dell’opposizione che deve pur trovare un modo per fare politica, meno comprendo invece la convocazione, l’utilizzo e il ruolo di una Commissione Trasparenza che invece di contribuire a un esame approfondito e obiettivo degli atti amministrativi si smarrisce dietro retropensieri faziosi nonostante sia stato dimostrato, documenti alla mano, che nel caso dei contratti di quartiere la politica non ha alcuna responsabilità sulla determinazione della Regione Lazio dello scorso 31 ottobre. Del resto per stessa ammissione della minoranza, la vicenda dei contratti di quartiere, che inizia ben 20 anni fa, ha subito nel corso del tempo rallentamenti dovuti alle varie criticità che si sono manifestate e per le quali anche la giunta Coletta ha dovuto più volte prendere atto del concreto rischio di subire una rimodulazione o un definanziamento dei progetti originari”.
Annalisa Muzio, assessore all’urbanistica e leader di Fare Latina, rispedisce le accuse al mittente insieme all’attacco dell’opposizione a seguito della Commissione Trasparenza sui fondi del contratto di quartiere riferito alla realizzazione di un centro polifunzionale adibito a servizi a Latina Scalo.
“Come ho detto, i contratti di quartiere nascono nel 2005, quindi è facile immaginare le difficoltà attraverso le quali tutte le amministrazioni precedenti a quella del sindaco Celentano si sono imbattute. In tutto questo contesto la volontà dell’amministrazione è di provvedere al completamento dell’iter per la realizzazione delle opere ma andrebbe anche ricordato che su questi contratti ci sono contenziosi risalenti che si trascinano da più di dieci anni e che rappresentano una causa di forza maggiore ben nota alla Regione Lazio per essere stata comunicata al detto ente. Esiste, perché è agli atti, una serrata corrispondenza tra il Comune e la Regione all’esito della quale l’ente, anche nel corso del 2023 e ripetutamente, ha chiesto alla Regione una revisione progettuale che consentisse al Comune di procedere alla realizzazione delle opere all’esito della necessaria rimodulazione intervenuta anche a seguito del fisiologico aumento dei prezzi intervenuto nel corso degli anni” precisa l’assessore Muzio.
Ma l’assessore Muzio va oltre, non accetta la disinformazione da parte dei partiti di minoranza: “Va detto che il rischio di definitiva perenzione delle somme non ammonta a 5 milioni di euro, come paventato, ma soltanto ad una parte, circa 1,5 milioni, e va anche detto che l’ufficio, una volta avuto conoscenza della determinazione regionale ha prontamente protocollato richiesta all’ente sovraordinato di riassegnazione delle somme. Attualmente siamo in attesa dell’esito di un incontro già concordato per la prossima settimana, con il competente assessorato regionale per dirimere la vicenda”.
E l’assessore Muzio continua: “È importante a questo punto anche chiarire un concetto che mi sta particolarmente a cuore: come ho avuto modo di documentare in sede di Commissione trasparenza, se è vero che la Regione ha inviato un preavviso al Comune, documento email datato luglio 2023, è altrettanto vero che questo stesso atto non è stato mai arrivato sulla mia scrivania, tantomeno mi è mai stato comunicato. Ho appreso la notizia solo a seguito della pubblicazione della determina regionale sull’albo.
Pertanto, mio malgrado, sono costretta a stigmatizzare la condotta degli uffici e richiedere formalmente che ne venga accertata la eventuale responsabilità, in particolare di coloro che hanno ricevuto la missiva dalla Regione e non hanno provveduto tempestivamente alla comunicazione della stessa lasciando così che trascorresse il termine decadenziale per riscontrare le richieste regionali.
Sarò netta: lo ritengo un fatto gravissimo, gli uffici non possono essere superficiali e su questo anche l’opposizione deve responsabilizzarsi non limitandosi ad accertare pubblicamente se vi sia stata una criticità gestionale e poi restare inerme sulle eventuali responsabilità proprio in sede di Commissione trasparenza che poteva essere il luogo a ciò deputato. Mi sembra quasi un “lanciare il sasso e nascondere la mano….”-continua l’assessore Muzio-. Lo dico anche a tutela di chi lavora invece in modo più attento e che merita profondo rispetto. Oggi siamo in un momento al contempo storico e delicato, quello di decidere il nuovo corso della Marina, della pianificazione del centro e dell’intera strategia di sviluppo del territorio. Occorre il massimo impegno e la massima responsabilità da parte di tutti” ha concluso l’assessore Muzio.
“In merito alle accuse mosse dall’opposizione riguardo alla questione dei fondi del Contratto di Quartiere II per Latina Scalo, è doverso fare alcune precisazioni al fine di riportare un quadro corretto e oggettivo della vicenda.
La problematica sollevata ha una natura amministrativa e deriva da processi e competenze che appartengono agli uffici burocratici. È fondamentale ricordare che il ruolo della Giunta e quello dell’apparato amministrativo sono distinti: mentre la Giunta offre indirizzi politici, l’attuazione tecnica e operativa ricade sugli uffici competenti. Non è corretto né costruttivo attribuire responsabilità politiche a dinamiche amministrative complesse, che in questo caso si sono sovrapposte alle criticità dettate anche dal carico di lavoro che detta l’agenda del PNRR.
Inoltre non appena rilevata la problematica, si è immediatamente dato indicazioni agli uffici di attivare un confronto con la Regione, al fine di esplorare ogni possibilità per prorogare i termini e mantenere il finanziamento. La volontà politica di completare l’opera è chiara e concreta, e anche in commissione abbiamo ribadito il nostro impegno a superare le criticità, evidenziando come i ritardi siano stati causati da fattori di forza maggiore, legati anche a una vicenda legale in corso. È importante sottolineare che l’interesse pubblico per il completamento dell’intervento è attuale e prioritario.
Va ricordato inoltre che il finanziamento in questione era già soggetto a rischio di perenzione, una condizione ereditata da anni. L’accusa che l’Assessore Muzio sia responsabile di questa situazione, appare dunque strumentale, anche perché nessuna accusa di responsabilità politica è emersa in commissione.
Sin dal suo insediamento per intervenire su criticità radicate, aggravate dalla gestione precedente che ha contribuito a un clima di disaffezione e difficoltà operative tra il personale comunale, si è proceduto alla riorganizzazione della macchina amministrativa.
Proprio per superare queste inefficienze strutturali, l’Amministrazione Celentano ha avviato un processo, condiviso in fase di contrattazione collettiva, dotando l’ente di una nuova struttura organizzativa. Questo percorso è mirato a ridurre i carichi eccessivi sui dirigenti e a favorire un funzionamento più efficace degli uffici. È un lavoro impegnativo che richiede tempo, ma che è stato intrapreso con determinazione per risolvere problematiche di lunga data e garantire una maggiore capacità di gestione delle risorse pubbliche.
Ribadiamo infine piena fiducia nell’operato dell’assessore Muzio, che sta affrontando la questione con serietà e trasparenza. La sua disponibilità al confronto in commissione e con la Regione dimostra un approccio responsabile e orientato a preservare l’interesse della comunità.
Perseguiremo tutte le strade possibili per completare l’opera, respingendo al mittente le accuse pretestuose e invitiamo l’opposizione a collaborare per il bene della città, anziché limitarsi a sterili polemiche. Il nostro obiettivo resta quello di garantire risultati concreti per il territorio e i cittadini”.
Cosi in una nota i commissari di maggioranza della Commissione Trasparenza.