“Il leccio che hanno tagliato a San Felice Circeo (con operazione rapida e senza preavviso, e, con perfetto tempismo, in corrispondenza della Festa dell’Albero) – spiega una nota degli organizzatori della protesta a San Felice – era nel cuore di tutti i sanfeliciani e villeggianti, che alla sua ombra hanno giocato, fatto i compiti, si sono incontrati, per generazioni, e si trovava sull’unica terrazza panoramica interna alle mura del centro storico, oggi contesa fra una bar e i cittadini che ne rivendicano la fruizione pubblica.
Era una quercia bella e antica, in un luogo antico e iconico, fra i più impressi nella memoria di chiunque abbia visitato il Circeo.
Un simbolo dell’identità sanfeliciana: oggi, che la comunità è dispersa nella pianura sottostante, è proprio nel centro storico, il paese originario, che quell’identità risiede.
Un simbolo della condizione attuale del centro storico, privato di servizi come la farmacia, minacciato da un progetto comunale che, se attuato, porterebbe via anche le scuole, abbandonato a un degrado che offende gli abitanti e i visitatori, soffocato dall’invadenza della malamovida e di un turismo predatorio concentrato in due soli mesi d’estate.
Un simbolo, però, anche della necessità di valorizzare questo luogo, fra i più preziosi del parco nazionale del Circeo (che, insieme alle città pontine di fondazione, guarda verso un centenario che richiede anche una rifondazione del suo rapporto con le comunità locali).
Oggi è necessario ripensare le scelte che nel secolo scorso, in tutta Italia, avevano portato a concentrare risorse e servizi nelle zone di pianura, e investire di più nelle zone alte del territorio, che possono offrire una migliore qualità della vita e un migliore equilibrio con il nostro pianeta, e sono più al riparo dagli effetti della crisi eco-climatica, degli eventi climatici estremi, delle pandemie.
Per questo la difesa dell’aiuola di un albero tagliato è la nostra barricata per un cambiamento molto più grande. Dedichiamo proprio a questa lotta gli auguri per il primo compleanno del comitato Circeo patrimonio dell’umanità, un progetto che abbraccia l’intero territorio del Circeo, da Terracina a Latina, da Ponza a Pontinia”.