Maltrattamenti e lesioni aggravate ai danni della madre, assolta la donna arrestata dagli agenti di Polizia
Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Paolo Romano, ha assolto una donna di 53 anni, difesa dall’avvocato Anzeloni, accusata di maltrattattamenti e lesioni aggravate ai danni della madre. Al termine della requisitoria, il pubblico ministero aveva chiesto la pena di 2 anni di reclusione, ma il giudice ha assolto la donna, liberandola anche dalla misura restrittiva del carcere.
Nell’estate scorsa, a Latina, i poliziotti della squadra volante, nel pomeriggio del 19 agosto, avevano tratto in arresto la donna di 53 anni, indiziata di maltrattamenti e lesioni aggravate ai danni della madre. Gli agenti erano intervenuti su segnalazione della sala operativa, allertata dalla vittima per una lite in corso con la propria figlia.
Giunti sul posto, i poliziotti avevano trovato la donna che, con una vistosa fuoriuscita di sangue dalla testa e dalla mano sinistra, aveva riferito agli agenti di aver subito un’aggressione da parte della figlia che l’avrebbe colpita con un piatto di ceramica a seguito di un litigio tra le due.
La figlia, invece, si trovava sull’uscio della porta e mentre la madre veniva soccorsa dai sanitari intervenuti, aveva iniziato a pronunciare frasi sconnesse, prima brandendo dei cocci in ceramica e successivamente un paio di forbici senza però avvicinarsi agli agenti. Questi, per evitare gesti inconsulti, avevano tentato di instaurare con la donna un rapporto di fiducia, ma senza esito positivo, tanto che la donna si era barricata in casa e per procedere a soccorrerla era stato necessario l’accesso forzato nell’appartamento.
La madre, sentita dagli investigatori, aveva ricostruito un contesto di aggressioni fisiche e minacce, un atteggiamento da parte della figlia che negli ultimi mesi si sarebbe aggravato, sebbene la donna non l’avesse mai denunciata. In alcuni casi, la figlia, oltreché a offese verbali, l’avrebbe picchiata con calci e pugni ovvero colpendola con oggetti presi in casa, fino all’ultimo episodio del 19 agosto scaturito a seguito di una lite per futili motivi.
Alla luce dei fatti emersi, la donna era stata dichiarata in arresto per maltrattamenti e lesioni aggravate e il pubblico ministero ne aveva disposto il trasferimento presso il carcere di Rebibbia a disposizione dell’autorità di giudiziaria e in attesa dell’udienza di convalida. Oggi, 25 novembre, è arrivata l’assoluzione, anche alla luce del fatto che la madre, nel corso del processo, ha dichiarato che l’episodio del piatto di ceramica è stato accidentale.PICCHIATA PIÙ VOLTE DALLA FIGLIA CHE LE ROMPE IN TESTA UN PIATTO: ARRESTATA A LATINA