“Continuiamo a leggere farneticanti dichiarazioni da parte della segreteria dell’Udc. Nella dialettica politica tutto è concesso ma c’è anche un limite etico che deriva dalla capacità di essere connessi con la realtà e dalla conoscenza della materia di cui si va ad argomentare. Se non altro per rispetto dei dati oggettivi”.
Così l’ex sindaco Damiano Coletta, insieme ai consiglieri del gruppo Lbc, replicano agli attacchi arrivati nei giorni scorsi dalla segreteria dell’Udc relativamente alla gestione della passata amministrazione.
“La segreteria dell’Udc – replicano i consiglieri – non perde occasione per lanciare accuse all’amministrazione guidata dal sindaco Coletta, ma evidentemente non guarda con sufficiente attenzione a quella presente, in cui il partito è una forza di governo e il suo assessore Addonizio, in un anno e mezzo, ha collezionato non poche brutte figure, a partire dal porto canale di Rio Martino, dai ritardi nella gara per la disinfestazione, che hanno fatto restare la città scoperta nei mesi più critici dell’estate con blatte, topi e zanzare, fino al caso delle guardie ambientali e al servizio di pulizia delle caditoie, anche questo in ritardo tanto che la città si allaga alle prime piogge.
Non è stata contrattualizzata la ditta che si occupa degli storni, con il risultato che saremo invasi di deiezioni di questi uccelli in tutto il centro, e anche il piano antenne è fermo nonostante sia stato approvato all’unanimità in commissione al termine della passata consiliatura. E’ sotto gli occhi di tutti che la città continua ad essere sporca e piena di rifiuti e questa situazione ha una precisa responsabilità politica, quella dell’assessore Udc, Addonizio. Ancora attendiamo infatti che venga presentata una bozza di piano industriale e a causa delle loro lungaggini la città resterà per almeno un altro anno, con il servizio in queste condizioni. Da oltre due anni Coletta non amministra più la città e ciò che vediamo oggi è il frutto delle scelte dell’attuale maggioranza, o meglio delle non scelte e della mancata programmazione. La smettano di cercare scuse”.
“L’Udc – aggiungono – sta spingendo inoltre per trasformare Abc in una spa pubblica e in una multiservizi. Non entriamo nel merito dell’attuale vicenda giudiziaria nel rispetto di chi indaga e di chi è indagato, ma questa scelta appare come una proposta campata in aria, molto rischiosa, tipica di chi non conosce numeri e azioni. Ci sembra un tentativo di voler affossare l’azienda speciale invece di valorizzare l’attuale dato numerico della raccolta differenziata al 52%”.
“Ricordiamo che Lbc nei suoi sei anni di esperienza amministrativa ha messo a posto la situazione economico-finanziaria. I numeri parlano chiaro a chi sa leggerli – aggiunge anche la segreteria di Lbc per voce di Elettra Ortu La Barbera – In cinque anni abbiamo pagato 22 milioni di debiti fuori bilancio. Il Comune durante la nostra gestione non è mai stato in disavanzo. Anzi, ha sborsato ogni anno circa 1 milione di euro 200mila euro per ripagare il disavanzo di oltre 30 milioni di euro accertato nel 2015. Quando Coletta non c’era. Si è lavorato a una rinegoziazione dei mutui enorme. Eppure, invece di confrontarsi sull’attuale gestione, invece di parlare di politica, si preferisce mentire sui numeri, forse per mancata competenza. Aver messo i conti in ordine significa anche aver consentito l’espletamento dei concorsi per il personale. E anche su questo tema andrebbe fatto un consiglio comunale dedicato per capire cosa stia succedendo”.