IL ROMANZO OMAGGIO PER LA “VOCE DELLA FOGNA”, LA RIVISTA CHE ISPIRAVA LA NUOVA DESTRA

Venerdì 22 novembre alle ore 18.15 all’ex cinema Tirreno (di fianco alla Chiesa Immacolata) sarà presentato il romanzo dal titolo “NUMERO 32”, un romanzomaggio a “La Voce della Fogna”, una rivista di carattere satirico e ideologico della cosiddetta Nuova Destra (che si ispirava alla Nouvelle Droite di Alain de Benoist), della quale fu direttore un giovane Marco Tarchi, poi divenuto professore ordinario presso la facoltà di scienze politiche dell’Università di Firenze.  

La Voce della Fogna, che aveva come simbolo le Rat Noir del fumettista Jack Marchal, era un giornale differente, controcorrente e rivoluzionario, improntato all’ironia critica nei confronti sia degli avversari politici sia della parte più conservatrice del Movimento Sociale Italiano.

La rivista viene pubblicata per nove anni, dal dicembre 1974 fino alla primavera del 1983, quando chiude i battenti con l’uscita del numero 31.

Il romanzo, nato da un’idea di Pierluigi Felli (54 romanzi e 9 raccolte di racconti al suo attivo), prende spunto dal tentativo di far rivivere a distanza di quarant’anni il periodico, ripartendo appunto dal numero 32.

Il neo-direttore, con un passato nel Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano), trova la collaborazione di altri sette attempati ex appartenenti a quel medesimo ambiente, genericamente chiamato di estrema destra. 

Dietro la finzione del romanzo, gli otto autori, che si autodefiniscono “aristoratti” con un chiaro rifermento al topo nero simbolo de “La Voce della Fogna”, raccontano che è esistita e, seppur ridotta nei numeri, esiste ancora una certa destra dal pensiero profondamente diverso da quello di chi oggi governa.   

Insieme a Pierluigi Felli, tra gli autori vi sono Fabrizio Di Ernesto, che ha già pubblicato 6 saggi e 2 romanzi, e Andrea Stabile, che ha già pubblicato 6 saggi.  Gli altri aristoratti (Ferdinando Parisella, Filippo Cosignani, Adriano Minardi Ruspi, Federico Dall’Aglio e Giovanni Monterubbiano) sono tutti al loro esordio letterario.

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