Abbattere le barriere architettoniche. Fondi Vera chiede interventi in Via Portone della Corte e Via Giovanni Lanza
Da due settimane una nota del Capogruppo Consiliare di Fondi Vera, Francesco Ciccone, indirizzata a Sindaco, Assessori ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Servizi Sociali, Segretario Generale e Dirigenti dei relativi Settori, nonché al Comandante della Polizia Locale, attende risposta. Una nota in cui si chiede l’abbattimento delle barriere architettoniche in Via Portone della Corte e Via Giovanni Lanza, ma anche una ricognizione delle strade cittadine, per garantire diritti alle persone con disabilità.
In Via Portone della Corte e Via Giovanni Lanza in particolar modo, due nostri concittadini ogni giorno incontrano barriere. Sono Luca e Carlo, e dopo aver conosciuto ed incontrato le loro famiglie abbiamo deciso di mettere nero su bianco la richiesta di interventi urgenti, auspicando un’azione concreta e immediata da parte dell’Amministrazione Comunale.
Dignità, libertà e uguaglianza sono principi cardine del nostro ordinamento, che i padri costituenti hanno voluto sancire con forza già nei primi articoli della Carta Costituzionale, ma che purtroppo spesso non trovano, nei fatti, piena applicazione. Le barriere architettoniche sono uno degli ostacoli al godimento di questi diritti, perché impediscono a chiunque di muoversi liberamente, non solo alle persone con disabilità permanenti o temporanee, ma anche agli anziani, alle Donne in gravidanza ed ai genitori con bambini piccoli. Di questo fenomeno dobbiamo occuparci in maniera importante e responsabile.
“Mi ha sconcertato scoprire la storia di un nostro giovanissimo concittadino, di appena diciotto anni, affetto da ben cinque patologie, costretto su una sedia a rotelle, non vedente, che per recarsi a Scuola e rientrare a casa rischia ogni giorno la vita, ovviamente insieme ad uno dei genitori che di volta in volta lo accompagna lungo la frequentatissima Via Portone della Corte” commenta Francesco Ciccone.
L’assenza totale di marciapiedi per un lungo tratto, unita alla presenza di marciapiedi molto stretti, su cui insistono pali della pubblica illuminazione e cabine, rende a dir poco rischiosa la “missione” che ogni giorno vede protagonisti Luca ed i suoi genitori. Un pericolo che va considerato “universale”, perché anche per un soggetto normodotato resta semplicemente impossibile muoversi lungo questa strada, in particolar modo in direzione della Via Appia. Tant’è che, complice il numero elevato di auto in sosta, si è costretti a dover transitare praticamente al centro della carreggiata, con tutti i rischi del caso.
“In attesa di un intervento strutturale, abbiamo proposto modalità relative a divieti di sosta in prossimità dei punti più a rischio della stessa strada, o in alternativa in corrispondenza degli orari di ingresso ed uscita da Scuola (tra le ore 7.55 e le ore 9.05, tra le ore 12.45 e le ore 13.05), o ancora la creazione di una corsia che si sostituisca ai marciapiedi mancanti e permetta ai pedoni di transitare tranquillamente” aggiunge Ciccone.
Non meno difficile la quotidianità di Carlo. In Via Giovanni Lanza non può utilizzare il marciapiedi perché sullo stesso trovano collocazione pali dell’illuminazione pubblica ed altri evidenti ostacoli, tra l’assenza di scivoli, spazi strettissimi e marciapiedi talvolta sconnessi. Carlo è costretto a muoversi in sedia a rotelle, ed oltre a sopportare le evidenti difficoltà espresse in precedenza, ci ha segnalato la problematica relativa agli stalli per veicoli in uso alle persone con disabilità, troppo spesso impunemente occupati da chi non ne ha diritto.
“Qualora questo Ente sia ancora privo di un Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, lo si faccia convocando un tavolo di consultazione aperto anche ai Cittadini ed alle Associazioni, oltre che agli addetti ai lavori. Lo si faccia con una serie di incontri preliminari ai lavori delle apposite Commissioni Consiliari, coinvolgendo tutte le realtà del territorio in un processo partecipativo che raccolga suggerimenti e proposte” conclude il Capogruppo di Fondi Vera.
D’altronde nel 2021 la Regione Lazio ha assegnato risorse ai Comuni per la redazione del PEBA, e se il Comune di Fondi non ha raccolto quell’opportunità ha sicuramente perso un’occasione importante per adeguarsi. Motivo per cui siamo a ribadire la necessità di predisporre gli atti necessari per sopperire a questa grave lacuna.