Scuola ed emergenza educativa: un patto tra scuola e famiglie in un appuntamento martedì 26 novembre al Circolo cittadino. Organizza il consigliere comunale Pina Cochi
Cosa sta succedendo ai giovani di Latina? La scuola da sola non può farcela. Contro il bullismo, il vandalismo e in genere la violenza, scuola e famiglie sono chiamare a capire un fenomeno sempre più allarmante e a fornire soluzioni.
Dietro queste domande e la voglia di correre ai ripari, il consigliere comunale Pina Cochi e l’onorevole Giovanna Miele hanno deciso di entrare in azione per affrontare un tema che vede sempre più coinvolti giovani e studenti di Latina, organizzando un incontro aperto a tutti dal titolo “Verso un nuovo modello educativo” per martedì 26 novembre alle ore 17 presso il Circolo cittadino di Latina. All’incontro prenderà parte nella scaletta degli interventi Monica Sansoni, garante dell’infanzia e dell’adolescenza, e l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Latina Francesca Tesone, oltre a una serie di sollecitazioni cui sono chiamate le famiglie, il corpo docenti, le figure professionali che ruotano attorno al mondo della scuola.
“Non potevamo più aspettare, ormai è emergenza. Il mondo della scuola si interroga perché bullismo, soprusi, violenze, vandalismo siano all’ordine del giorno e coinvolgano studenti sempre più piccoli -dice Pina Cochi, consigliere comunale di Latina-. Gli ultimi casi che vedono coinvolti studenti e giovani hanno scosso non solo il mondo della scuola ma anche l’intera comunità di Latina, che ha l’obbligo di interrogarsi e chiedersi se il modello educativo fin qui adottato sia al passo coi tempi, se non coinvolge sufficientemente i giovani, attratti da emulazioni che nulla hanno a che fare col vivere civile e col rispetto di persone e cose”.
In particolare, il riferimento è verso le azioni di vandalismo alla scuola Gianni Rodari e la bomba carta piazzata sull’auto di un insegnante del liceo Classico. Sono episodi inquietanti, che ormai si ripetono con una certa continuità. E se volgiamo lo sguardo altrove scorgiamo che questi fatti hanno epiloghi tragici in altre parti d’Italia, segno che è una società dove i giovani si muovono sempre con minori punti di riferimento. Il riferimento, non certo casuale, guarda a Napoli, dove la vita ormai vale meno di un gioco virtuale, di un piede pestato e di uno sguardo di troppo. E Latina vive questo trend nazionale, anche perché quello che sorprende all’interno dei fatti di vandalismo nella scuola Rodari è l’età dei ragazzi individuati: 11 e 13 anni, con l’età che si abbassa sempre di più all’interno di questi fenomeni di violenza e degrado. Infatti, numeri alla mano, l’emergenza coinvolge sempre più la scuola secondaria di I grado.
“È questo che mi spinge nel duplice ruolo di consigliere comunale e di docente ad affrontare le emergenze con i fatti, è necessario mettere in atto un programma di azioni decise con tutti gli attori, dalla scuola alle famiglie: il nostro obbligo è quello di salvare i ragazzi educandoli anche alla bellezza e alla gentilezza. Non possiamo più rimandare i nostri interventi, ormai siamo di fronte a chiari segnali di un collegamento sfilacciato se non interrotto tra modello educativo formato dal corpo insegnanti e dalle famiglie con i ragazzi” dice Pina Cochi, che in questo incontro conterà sul sostegno della deputata parlamentare Giovanna Miele, che all’incontro pubblico raccoglierà ogni istanza da portare nelle sedi istituzionali sovracomunali.