Un palazzetto a gestione famigliare e una zona 30 decisa e realizzata in poche settimane: succede al Comune di Latina. L’iter a tempi di record su istanza di un consigliere comunale di Forza Italia e un centro sportivo riconducibile alle parenti di un noto politico
Che le zone 30 siano un ottimo mix tra viabilità, sicurezza e civiltà è ormai cosa nota. Utili soprattutto davanti alle scuole per preservare i bambini o i ragazzi che ogni mattina si recano sui banchi a studiare. Rallentare la marcia dell’auto in prossimità degli istituti scolastici è necessario per evitare incidenti e possibili tragedie.
Più inusuale, ma non per questo inutile, è una zona 30 davanti a una nota palestra di Latina, un complesso dove molti cittadini vanno ad allenarsi tra pesi, sudate, corse e padel. Si tratta del Palafitness Dimensione Corpo in fondo a Viale Kennedy, situato nella parte finale della lunga arteria cittadina che passa anche davanti al cimitero e che, alla fine, diventa perpendicolare alla Strada Statale Pontina. Una strada che sbocca in un vicolo cieco, sostanzialmente chiusa. Non proprio una emergenza di viabilità, parrebbe. Tant’è.
E il Comune di Latina che fa? Lo scorso 17 luglio 2024, tramite una ordinanza del servizio Trasporti, Mobilità, Piste Ciclabili e Marina, ha istituito proprio davanti al Palafitness una zona 30. Appena 13 giorni prima, a chiedere che fosse istituita davanti alla nota palestra è stato il consigliere comunale di Forza Italia, nonché Presidente della Commissione Istruzione e Vicepresidente della Commissione Bilancio, Giuseppe Coriddi.
L’esponente forzista, che nella vita è dipendente della Provincia di Latina, con il ruolo di economo, è un uomo di conti e bilanci e deve essere stato piuttosto convincente se, dopo aver presentato istanza il 4 luglio, ha visto la Polizia Locale muoversi in 24 ore e fare un sopralluogo il giorno successivo, 5 luglio 2024, presso Viale Kennedy, dall’intersezione da Via Zanetti, in direzione Palaftiness.
Basti pensare che per una situazione simile, in Via Carrara, a Latina Scalo, dove si trova il Parco Faustinella, luogo di frequentazione di bambini e adulti, l’istanza del Dipartimento Manutenzioni del Comune di Latina aveva evidenziato criticità della viabilità il 14 maggio 2024, sollevando che vi fossero problemi nella realizzazione del passo pedonale rialzato. In quel caso, la Polizia Locale si è mossa un mese e mezzo dopo, esattamente il 29 giugno 2024, spiegando che c’era la necessità di moderare la velocità a 30 km/h in Via Carrara al fine di tutelare le utenze deboli.
Alla fine, tornando al Palafitness, lo scorso 17 luglio, il Comune ha emesso l’ordinanza e nel giro di poche settimane la zona 30 è stata realizzata, con tanto di segnaletica per un costo di qualche migliaia di euro speso dal Dipartimento Manutenzioni del Comune di Latina.
Il sopralluogo della Polizia Locale aveva così rappresentato lo scorso 5 luglio: “viste le evidenze rilevate, determinate dalla necessità di preservare l’incolumità degli utenti deboli della strada, si suggerisce di installare segnaletica verticale e orizzontale di zona 30 km/h in viale Kennedy dall’intersezione con rotatoria da via Zanetti direzione Palafitness fino alla chiusura della carreggiata, in entrambi sensi di marcia”. Il giorno precedente, Coriddi aveva scritto alla dirigente del Comune di Latina, Daniela Prandi, chiedendo “l’emissione di atti propedeutici al posizionamento di strisce pedonali ad alta visibilità nei pressi di Viale Kennedy all’altezza del civico 215 nei pressi di un centro sportivo che durante la stagione estiva diventa punto di partenza per attività all’aria aperta e spesso limita la sicurezza degli stessi visto l’alto numero di frequentatori che si recano lì in auto e motocicli. Spesso – spiegava Coriddi – residenti con animali al seguito e altri sportivi hanno evidenziato pericoli e piccole collisioni”. L’esponente sollecitava tempi brevi e i suoi calcoli, da bravo economo, sono stati soddisfatti.
La celerità in questa vicenda non è l’unica cosa certa. Di certo c’è anche che la Società Dilettantistica Dimensione Corpo srl, ossia la società che gestisce il Palaftiness di Viale Kennedy 215 vede, tra i soci proprietari, Antonella Di Rubbo e le figlie, per inciso sorella e nipoti del coordinatore provinciale di Forza Italia, Giuseppe Di Rubbo, tornato in voga e immortalato persino dalla trasmissione “Report” dopo che le cronache giudiziarie locali hanno evidenziato l’estinzione dei suoi processi perché l’abuso d’ufficio è stato cancellato dal Governo Meloni.
Una zona 30 voluta da un consigliere di Forza Italia per un centro sportivo la cui proprietà risulta di tre parenti del leader provinciale del partito fondato da Silvio Berlusconi. Qualcuno storcerà il naso, qualcun altro alzerà le spalle, considerato che di queste opere di viabilità celeri se ne vedono tante in città. Non ultima quando davanti alla casa del vicesindaco Massimiliano Carnevale e della deputata Giovanna Miele, entrambi della Lega – a pochi metri fuori dalla circonvallazione – è stata rifatta la strada che oggi si presenta ben asfaltata. Solo una casualità, anche perché quella strada era dissestata, ma vallo a dire ad altri cittadini che non vivono dove risiede un parlamentare della Repubblica e un vice sindaco.