TURISMO E PRO LOCO, I DUBBI DELL’OPPOSIZIONE A SERMONETA

In un’interpellanza rivolta al Sindaco e ai delegati competenti, “Sermoneta Cambia” esprime perplessità sulla mancanza di programmazione e sulla presenza di realtà esterne

Un turismo da rivedere sotto molti aspetti, facendo chiarezza su alcuni passaggi al momento incomprensibili. È il contenuto dell’Interpellanza al Sindaco, alla Giunta e ai delegati competenti rivolta dai consiglieri comunali di “Sermoneta Cambia”. Antonio Di Lenola, Pasquale Campagna e Federica Bonaldo si sono resi portavoce di un intenso lavoro di confronto messo in atto dal Movimento: attraverso una serie di incontri “Sermoneta Cambia” ha raccolto istanze, segnalazioni e perplessità di numerosi residenti, visitatori, operatori e associazioni del settore. Dalle loro osservazioni è nato un primo, fondamentale interrogativo: esiste una programmazione, c’è una visione complessiva sulle enormi potenzialità turistiche del territorio? I tre consiglieri hanno manifestato una serie di dubbi.

“Possiamo prendere spunto dalle criticità emerse durante la Rievocazione Storica della Battaglia di Lepanto, andata in scena il mese scorso: come negli anni passati è stata evidenziata la scarsa disponibilità e la mancata manutenzione dei bagni pubblici, così come tutti hanno lamentato difficoltà per i parcheggi e la mobilità. Ci chiediamo inoltre come funzioni il servizio di accoglienza e informazioni, chi debba occuparsene e quali siano gli orari di apertura, visto che molto spesso lo sportello è chiuso.

Passiamo poi ad un altro enorme punto interrogativo: la Pro Loco è messa nelle condizioni di operare e qual è il suo ruolo effettivo? Sappiamo infatti che non dispone di una sede ma che è ospitata da un’altra associazione. Confidiamo inoltre in un ulteriore chiarimento: ci risulta il coinvolgimento di realtà esterne al nostro territorio ma non conosciamo i termini e i riscontri di tali affidamenti. Viene però da chiedersi per quale motivo la Pro Loco non svolga un ruolo più incisivo e per quale motivo non ci si adoperi per rendere partecipi le associazioni del posto, sempre in prima linea nell’organizzazione di eventi: il sostegno finanziario del Comune è condiviso con loro e in quale misura? Non sappiamo come sono stati investiti finora gli introiti derivanti dal turismo e non conosciamo le intenzioni future.

Manca una programmazione e una visione complessiva del nostro patrimonio storico, naturalistico e culturale: basti pensare ai luoghi del tutto ignorati lungo l’asse della Pedemontana. Confidiamo di ottenere delle risposte nel prossimo Consiglio Comunale, avviando una discussione costruttiva per il bene della nostra comunità”.

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