Centenario Latina, il consigliere comunale d’opposizione, Ranaldi (PerLatina2032): “La Fondazione sia patrimonio condiviso della città. È necessario continuare con un processo virtuoso come fino ad oggi: cittadini, associazioni, istituzioni locali e aziende stanno dando risposta e vogliono apportare loro contributo”. E ricorda le proposte: “Riconsiderare l’assegnazione del Garage Ruspi alla Sapienza di Roma, come luogo adatto alle attività del centenario. L’iter per scegliere i vertici sia trasparente”
“La Fondazione Latina 2032 per il Centenario della città sia patrimonio della città in maniera condivisa e unita”, ha dichiarato Nazzareno Ranaldi, consigliere comunale del Comune di Latina, in quota Per Latina Duemilatrentadue, alla luce degli ultimi avvenimenti politici sull’organizzazione tra maggioranza e opposizione per l’avviamento dei lavori sulla Fondazione. “La legge sul centenario ha seguito finora un percorso virtuoso che è stato quello di preservarlo dalle dispute ideologiche e dalla contrapposizione politica per procedere sulla strada del progetto condiviso a disposizione della città di Latina e dell’intero territorio provinciale.”
“Per rimarcare lo spirito che ha guidato il processo è stato quello di dotare la città di Latina -per il suo centenario- di una occasione di riflessione e di crescita culturale nel ripensare la sua Storia e metterla su un sentiero di modernità e contemporaneità. Finora questo processo è riuscito e lo si vede dalla risposta che stanno dando i cittadini, le associazioni, l’adesione delle istituzioni (Regione Lazio, Provincia Latina, Comuni) e l’interesse che stanno dimostrando le aziende del territorio che vogliono apportare il loro contributo.”
“Tutto questo lo si vede attraverso il fermento di proposte e progetti che vengono elaborati e offerti nel dibattito pubblico che si sta sviluppando sulla stampa e sui social. Vogliamo sottolineare che questo progetto non ha ancora concluso la fase iniziale che è quella della costituzione della Fondazione e quindi la scelta della governance e delle persone che la dovranno guidare, poi ci sarà la fase della operatività e della realizzazione dei progetti. Ovviamente capiamo che tra le pieghe di questo processo -dove sono tanti i contenuti di natura tecnica- si insinua la tentazione della polemica politica che permette una visibilità a costo zero ma a spese dell’intera operazione.”
“Facciamo una premessa: siamo convinti che i percorsi tra la Fondazione e il Comune di Latina devono essere paralleli, ognuno sui propri obiettivi, ma certamente dialoganti e che si alimentano a vicenda. E spieghiamoci meglio: la Fondazione certamente festeggia il Centenario della città di Latina e tanti eventi si svolgeranno sul suo territorio, ma dovrà avere una attenzione anche a progetti ed eventi di natura provinciale e non solo, dovrà lavorare al circuito delle città di fondazione, ma soprattutto promuovere la funzione di capoluogo dell’intera area sud della regione Lazio, e questo obiettivo è lasciato al dialogo e alle proposte che verranno.
Il comune dovrà svolgere la sua parte e dare il massimo contributo di idee con le commissione e il consiglio comunale ma dovrà soprattutto implementare quelle che sono le infrastrutture culturali che serviranno per realizzare una parte degli obiettivi della fondazione. A questo proposito rileviamo che nella città capoluogo c’è bisogno di spazi per allestire mostre ed organizzare eventi e il Garage Ruspi è nato con questo scopo: avanziamo una proposta all’amministrazione comunale che è quella di riconsiderare la scelta di consegnarlo all’Università Sapienza di Roma, riprenderlo e farlo gestire per i prossimi sette anni alla Fondazione –promuovendo una collaborazione con il Museo MAXXI di Roma nell’allestimento di mostre importanti per il centenario da inserire in un circuito nazionale- e cercare per L’Università altri spazi da adibire a sale studio”.
“Ora la discussione si deve spostare sulla costituzione della Fondazione Latina 2032, lo statuto, la governance ed è questo ora uno dei problemi da approfondire ed era all’ordine del giorno della riunione con i capigruppo di maggioranza e minoranza. La scelta della governance è anche un problema di natura tecnica che influenzerà i possibili risultati nella conduzione della fondazione. La costituzione della fondazione e la scelta degli organismi dirigenti spetta al Ministero della Cultura, ma ovviamente poter dialogare pensiamo sia una cosa importante sulla natura della governance e sull’inserimento del Comitato scientifico, votato all’unanimità nella commissione Cultura del Senato.
Un punto non secondario è la scelta dei vertici che guideranno la Fondazione e che deve seguire un iter trasparente, e deve rappresentare lo spirito che ha portato a votare la legge attraverso un processo condiviso, persone che garantiscano l’intera comunità per serietà professionale e spessore culturale, spirito di servizio e passione democratica. Se le scelte dei vertici della Fondazione Latina 2032 non fossero all’altezza del compito allora sì che la città di Latina si dovrebbe far sentire con tutti i mezzi democratici a disposizione. Ed è sicuro che noi ci saremo”.