“La mancata attivazione del Centro di Alta Diagnostica alla Corte dei Conti”, l’intervento del Movimento Cinque Stelle di Gaeta
“I macchinari inutilizzati da un anno e mezzo nei locali dell’ex Ospedale Monsignor Di Liegro e un Protocollo tra ASL di Latina e Comune di Gaeta risalente al 2020, scaduto, e mai realizzato resteranno a priori una ferita indelebile per la nostra intera comunità. Quattro anni dopo proclami e buone intenzioni da parte delle Istituzioni non è rimasto nulla.
Se il MoVimento 5 Stelle non avesse a marzo scorso posizionato il tema al centro del dibattito è più che probabile che sarebbe finito nel dimenticatoio. Siamo arrivati fino al Consiglio Regionale prima, dove l’Assessore ai servizi sociali Maselli ci rispose a marzo 2024 che a mancare era soltanto l’autorizzazione dei Vigili del Fuoco per poi confutare proprio nei giorni scorsi dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Dott. Giuseppe Ciarlo nella qualità di Direttore di Dipartimento delle Attività Distrettuali e di Direttore Sostituto del DEA di 1 Livello che le nostre perplessità su dimenticanze/ritardi in merito alla richiesta di accreditamento si sono rivelate più che fondate.
In questi mesi, poi, si sono susseguite decine di visite da parte di tecnici, Assessori Regionali, Dirigenti e istituzioni accompagnate da dichiarazioni fuorvianti dopo che per quattro anni il silenzio è stato assoluto protagonista. L’ultima a onor di cronaca è quella del Consigliere Regionale Mitrano che qualche giorno prima delle elezioni europee dichiarò che il Centro era già pronto e sarebbe entrato in servizio, aggiungendo persino di lasciare l’inaugurazione all’indomani del voto elettorale per non creare “imbarazzi”.
Consci da parte nostra di aver dato il massimo impegno per cercar di far comprendere l’importanza che avrebbe potuto esercitare un Centro di Alta Diagnostica in un momento così complicato per la Sanità Pubblica oggi non possiamo farà altro che rivolgerci alla Corte dei conti.
Circa 750.00 euro di macchinari, tra cui una Tac, due ecografi e un mammografo derivanti dalle donazioni ricevute in epoca Covid dal Comune di Gaeta e altrettante decine di migliaia di euro sono stati spese dalla ASL di Latina per ristrutturare i locali nell’ex Ospedale di Gaeta, ma non solo.
La prospettazione del possibile danno erariale e le eventuali soggettive responsabilità dei soggetti pubblici nella questione ricadono poiché la mancata attivazione del Centro di Alta Diagnostica ha comportato oggettivamente il rilevante mancato incasso dei ticket sanitari da parte della ASL, il conseguente obbligo per i cittadini di rivolgersi a strutture sanitarie private, convenzionate o non, per effettuare le necessarie visite con notevole personale esborso economico, e con il grave rilievo della rinuncia alle cure per coloro che non hanno una posizione economica tale da permettersi spese, con il loro peggioramento da un punto di vista medico/sanitario e, infine, il non utilizzo dei macchinari presenti che unito ad una scarsa manutenzione può aver recato danni tecnico-funzionali gravi. Inoltre è doveroso specificare che alla scadenza triennale del Protocollo se le attrezzature non fossero state allocate in funzione all’interno del territorio di Gaeta le stesse sarebbero dovute ritornare in possesso del Comune donatore.
Non sappiamo quando e se sarà raggiunto l’obiettivo di poter usufruire del Centro di Alta Diagnostica nel pieno delle sue funzioni, 12 ore al giorno e 6 giorni settimanali, ma è chiaro che oltre a ciò è nostro dovere fare chiarezza nell’interesse esclusivo della collettività”.
Così, in una nota, l’attivista del Movimento 5 Stelle Gaeta, Simone Avico.