Un permesso di soggiorno speciale rilasciato a un lavoratore straniero sfruttato nelle campagne pontine. L’uomo ha avuto la forza di denunciare
Il permesso di soggiorno è stato ottenuto dopo la richiesta all’ufficio stranieri della Questura di Latina. Nella mattinata odierna, infatti, presso la Questura di Latina, si è proceduto al rilascio e alla contestuale consegna del permesso di soggiorno, concesso per motivi di giustizia, su proposta avanzata dalla Compagnia Carabinieri di Latina, previo nulla osta accordato dalla competente Autorità Giudiziaria, in favore di un cittadino bengalese, operaio di 36 anni, residente nel capoluogo pontino.
Il predetto bangladese, nel mese di settembre scorso, presso gli uffici della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Latina, aveva denunciato lo sfruttamento posto in essere in suo danno da un suo connazionale e datore di lavoro, consentendo, pertanto, ai Carabinieri di richiedere l’avvio delle procedure per il rilascio del permesso di soggiorno.
Quello concesso oggi in favore del cittadino bengalese è il quinto permesso di soggiorno rilasciato per motivi di giustizia su proposta dei Carabinieri della Compagnia di Latina, nel corso delle diverse attività d’indagine finalizzate a contrastare il fenomeno del cd. “caporalato”, nel cui ambito l’apporto prestato dai singoli beneficiari del titolo a permanere sul territorio nazionale si è rivelato determinante.
Quanto sopra dimostra, ancora una volta, l’importanza di continuare a riporre fiducia nelle Istituzioni tutte, Forze di Polizia e Magistratura, al fine di fare valere i propri diritti e consentire loro di proseguire, con sempre maggiore incisività, nel contrasto delle condotte illecite nel mondo del lavoro.
“Finalmente per un lavoratore sfruttato registriamo un primo importantissimo risultato per la sua permanenza in Italia e per consentirgli di essere regolarmente assunto – ha detto Giorgio Carra, segretario della Uila di Frosinone e Latina – Oggi possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro della lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura: non solo sacrosanti arresti e sanzioni nei confronti di caporali e pseudo-datori di lavoro, ma ricadute positive sui lavoratori”.
Dopo la tragica morte di Satnam Singh, la Uila Uil è impegnata in un’azione di tutela dei lavoratori agricoli extracomunitari, arrivando a sollecitare tutte le istituzioni coinvolte affinché, a fronte di una denuncia per sfruttamento, fossero rilasciati permessi di soggiorno speciali già previsti dal Testo unico sull’immigrazione e rafforzati dalle recenti modifiche introdotte dal Governo.
“L’evoluzione di questa vicenda è particolarmente importante per la lotta effettiva allo sfruttamento in agricoltura perché con il permesso speciale rilasciato grazie all’operato dei carabinieri, alla presenza del maggiore dei Carabinieri di Latina Paolo Perrone e della segreteria della Uila di Latina, il lavoratore denunciante potrà lavorare regolarmente e potrà restare nel nostro paese a fronte di un regolare contratto di lavoro – aggiunge il sindacalista – Vogliamo sottolineare l’interesse e la grande sensibilità umana e sociale dimostrata dall’Arma a tutti i suoi livelli, a partire dal comandante provinciale Christian Angelillo, intervenuto per tutelare il lavoratore attivando tempestivamente le procedure necessarie, a partire dal coinvolgimento della procura della Repubblica. La Uila Uil continuerà a seguire la vicenda del bracciante anche per consentirgli di ottenere la pregressa retribuzione corretta”.