COMPLESSO EX PILERIA A BORGO HERMADA, IL COMITATO INTERPELLA DI NUOVO IL SINDACO: “FINORA NESSUNA RISPOSTA”

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Il comitato cittadino di Borgo Hermada e zone limitrofe, ha inviato una lettera aperta al sindaco del comune di Terracina

Il Comitato Cittadino “Borgo Hermada e zone limitrofe” ha inoltrato, in data 11 aprile 2024, istanza al Sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, nella quale si porta all’attenzione dello stesso, la particolare valenza storica del complesso edilizio della ex Pileria, sita ai margini della Piazza XXIV Maggio di Borgo Hermada, come già sancito dal Consiglio Comunale di Terracina con Delibera del 21/03/1995 n°15, nonché dai documenti storici pubblicati nella rivista della ex O.N.C. “La conquista della terra” (1934), ed in particolare nel volume “Il Borgo Hermada di Terracina – Un modello urbano da recuperare e valorizzare ” (2007) la cui edizione è stata promossa dal Comune di Terracina in collaborazione con la sede di Terracina dell’Archeoclub d’Italia, patrocinato dal Ministero dei Beni e Attività Culturali e realizzato con il contributo della Regione Lazio.

“La costruzione del complesso agro-industriale citato – scrive il presidente del Comitato civico, Eraldo D’Ettorre – risale al 1924-1925. La sua funzione fu la lavorazione del riso (pileria) ed era parte di un progetto agroalimentare comprendente la coltivazione, la raccolta, la lavorazione, il confezionamento e l’invio attraverso la via fluviale al Porto di Badino per la distribuzione e la commercializzazione.

Il Complesso agro-industriale fu il primo insediamento facente parte di un progetto nazionale che aveva come obiettivo il risanamento di territori paludosi al fine di realizzare insediamenti civili e produttivi di tipo stanziale. La “Società Bonifiche Pontine”, che aveva impiantato il complesso nella zona di “Caronte-Macchia di Piano”, ha, però, fin da subito, patito le devastanti conseguenze della malaria che falcidiò gran parte delle maestranze specializzate impiegate, pregiudicando i livelli di produzione e costretto l’impresa a dichiarare il fallimento.

Restarono comunque importanti segni della trasformazione fondiaria e gli elementi di caratterizzazione architettonica ed urbanistica come il tracciamento della strada perpendicolare alla Migliara 58 (ora via Cesare Battisti), la grande piazza a servizio della Pileria (ora Piazza XXIV Maggio) che divennero successivamente assi principali di ordinamento urbanistico del futuro centro dei servizi di Borgo Hermada e delle successive espansioni urbanistiche dettate dal P.R.G. e dal Piano Particolareggiato.

Il complesso fu quindi successivamente ampliato e adibito a Ospedale Antimalarico, Condotta Medica e poi Consorzio Agrario, per essere in seguito ceduto, nel 1994 in compravendita a Società Immobiliare. Dal 1994 il complesso immobiliare si trova in stato di abbandono con gravi danni alle strutture architettoniche.

Constatate le peculiarità storico-culturali edilizie ed urbanistiche dei manufatti del complesso ex riseria, il suo stato di degrado per mancanza di manutenzione, nonché l’assenza nel nostro territorio di spazi ed attrezzature per l’incontro sociale, di spazi e servizi culturali, museali, bibliotecari, ecc.; è stata indetta un’Assemblea Pubblica per informare e divulgare la valenza storico-sociale-culturale del complesso originario nonché le potenzialità di riqualificazione e riuso anche delle spazialità interne ed esterne per fini sociali e culturali. Si è quindi chiesto ai molti cittadini interessati di esprimere una comunicazione di assenso all’idea di salvataggio e di riutilizzo dell’intero complesso, attraverso la promozione di una petizione popolare che, in meno di un mese, ha raccolto l’adesione positiva di 778 cittadini.

In data 22 maggio 2024 sono state inviati al Sindaco i risultati e le copie delle sottoscrizioni, e contestualmente, la richiesta di un incontro aperto per meglio articolare la proposta cittadina e verificare con il Sindaco la possibile promozione pubblica della acquisizione, il recupero e la valorizzazione dello storico complesso nell’interesse unico della città e secondo i principi della partecipazione democratica.

A circa 4 mesi dalla richiesta non abbiamo ancora avuto dal Sindaco segnali per un incontro di possibile analisi ed approfondimento del tema proposto, mentre, si apprendono incerte e confuse informazioni da ambienti politici (per ultimo nel Consiglio Comunale del 9 ottobre 2024) su prossimi interventi di riqualificazione della Piazza XXIV Maggio compreso l’abbattimento dell’attuale asilo nido.

Pertanto, ci permetta, Signor Sindaco, di esprimere sconcerto e disorientamento poiché i 778 cittadini che propongono di verificare la possibilità di recuperare il complesso storico della ex Pileria (di cui era parte essenziale anche lo spazio occupato dall’attuale Piazza XXIV Maggio e le architetture minori di perimetrazione) avrebbero il diritto di essere ascoltati in un piccolo spazio di partecipazione anche solo per esprimersi in un rapporto di confronto diretto e democratico.

Preoccupati di essere considerati cittadini senza voce e senza volto ci rivolgiamo di nuovo a Lei affinché possa rassicurarci sulla esistenza della buona politica partecipata, per il bene comune, auspicando che vorrà realizzare quanto prima l’incontro già richiesto a maggio dal nostro Comitato in rappresentanza dei 778 cittadini che hanno sottoscritto la proposta“.

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