Accusato di aver perseguitato e violentato la sua ex fidanzata: si è concluso il processo a carico di un trentenne
Il III Collegio del Tribunale di Latina, composto dai giudici La Rosa-Sergio-Romano, ha assolto un 32enne romano dall’accusa di stalking e violenza sessuale. Si è conclusa così una vicenda processuale che, dopo diversi tentennamenti per stabilire la sede, è stata discussa presso il Tribunale di Latina. Infatti, la storia si snoda in diverse località, tra cui anche Amalfi e Terracina.
Alla fine, il processo è stato celebrato a Latina perché, a Terracina, si sarebbe consumata la violenza sessuale di cui doveva rispondere il trentenne, difeso dall’avvocato Luisa De Martino. A costituirsi parti civili l’ex fidanzata di 28 anni (anche lei di Roma), assistita dall’avvocato Barbara Iannuccelli, e l’associazione “Giusta Difesa”.
A testimoniare oggi, prima che il dibattimento si chiudesse, un’amica della vittima che ha descritto brevemente un viaggio fatto ad Amalfi con la 28enne ex fidanzata dell’imputato e altri amici. In quel soggiorno, la 28enne avrebbe ricevuto parecchie telefonate dell’allora fidanzato che la minacciava di precipitarsi nel luogo di villeggiatura, sospettando che la ragazza si trovasse con un altro uomo.
Le minacce del ragazzo sarebbero consistite anche nel diffondere video che ritraevano rapporti sessuali tra i due, oltreché ad aver creato un tale stato d’ansia nella ragazza che la stessa avrebbe deciso di abbandonare l’Università per paura che il trentenne si presentasse in sede.
Il pubblico ministero Mauro Giancristofaro, nel corso della sua requisitoria, ha chiesto l’assoluzione per la violenza sessuale, circostanza che non sarebbe emersa nel corso del processo, e la pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione per gli atti persecutori in quanto il giovane avrebbe messo in pratica, per circa 5 mesi (da giugno a ottobre 2021), alla fine della relazione durata circa 3 anni e mezzo, appostamenti e reiterate minacce. Peraltro, per quanto riguarda la violenza sessuale (che si sarebbe consumata in tre occasioni: una a Terracina il 9 ottobre 2021 e due a Roma il 10 e l’11 ottobre dello stesso anno) e anche lo stalking, ci sono diverse chat in cui i messaggi sono reciproci.
La difesa, infatti, nel corso del dibattimento, ha messo a disposizione tutta una serie di chat che testimoniavano di come, in realtà, i due ragazzi si cerassero a vicenda, anche dopo la presunta violenza sessuale. Senza contare che la 28enne non ha mai bloccato il trentenne che è stato cercato più volte dalla ragazza, anche dopo le supposte violenze sessuali, e che il video dei rapporti sessuali fosse stato girato con il suo apparecchio telefonico. Peraltro, i due avrebbero consumato rapporti anche dopo le supposte violenze sessuali.
Per quanto riguarda il viaggio in Campania – così come ha sottolineato la difesa – il ragazzo non avrebbe seguito la 28enne, ma si sarebbe trovato lì con un amico per un soggiorno programmato da tempo
La 28enne, tramite il suo legale, ha chiesto un risarcimento di 200mila euro. Alla fine della camera di consiglio, ad ogni modo, il Tribunale ha assolto il trentenne da tutti le accuse perché il fatto non sussiste, rimandando le motivazioni tra 90 giorni. Troppe contraddizioni da parte della vittima. Di fatto, dopo che i due si erano lasciati, ci sono messaggi in cui la ragazza è gelosa nei confronti del 32enne e i due hanno continuato a vedersi anche in seguito alla fine della relazione.
Scontato il ricorso in Appello da parte della parte civile contro la sentenza di assoluzione. Il trentenne ha avuto per tre anni il divieto di avvicinamento, misura che è venuta meno con l’assoluzione.