PORTO DI TERRACINA, EUROPA VERDE: “SIAMO ANCORA IN ALTO MARE, I 7 MILIONI SONO SOLO UN MIRAGGIO”

Gabriele Subiaco, consigliere comunale di Terracina con il gruppo "Europa Verde"
Gabriele Subiaco, consigliere comunale di Terracina con il gruppo "Europa Verde"

Nella seduta di Consiglio Comunale del 9 ottobre, il Consigliere Comunale Gabriele Subiaco di Europa Verde Terracina ha presentato una articolata Interrogazione sullo stato di attuazione delle iniziative in merito alla situazione del Porto di Terracina, interrogazione protocollata già il 25 luglio scorso. Il Consigliere Gabriele Subiaco ha ripercorso brevemente le ultime vicende del porto di Terracina che rientra tra i porti di interesse economico regionale e di rilevanza strategica per la Regione Lazio, come confermato con la recente Deliberazione di Giunta Regionale n.757 del 24 novembre 2023 di  “Approvazione del Piano dei Porti di Interesse Economico Regionale”. Vicende che hanno visto, sinteticamente:

1) a Novembre del 2023 il Comune di Terracina fare istanza di richiesta di finanziamento di centomila euro per uno “Studio di fattibilità tecnico – economica finalizzato alla realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie alla risoluzione dei problemi di manutenzione dei fondali marittimi portuali soggetti ad insabbiamento e garantire la sicurezza del porto di Terracina”;

2) a Dicembre del 2023 la Regione Lazio assegnare al Comune di Terracina, il contributo richiesto di 100.000 euro; sempre a dicembre del 2023 l’indizione da parte della Regione Lazio della gara del servizio di trasporto passeggeri e merci con traghetti con le isole pontine, eliminando, il collegamento dal porto di Terracina;

3) l’ordinanza del 20 febbraio 2024, successiva ad altre già emesse negli anni precedenti, dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina per la sicurezza della navigazione che riduceva da 4 a 3 metri il limite di pescaggio massimo dell’area dei traghetti;

4) l’ordinanza del TAR del Lazio che a febbraio scorso accoglieva l’istanza cautelare di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato da parte della Snap (Società Navigazione Arcipelago Ponziano S.r.l.) che era ricorsa contro l’esclusione delle tratte Terracina-Ponza e Terracina-Ventotene per il servizio di trasporto di merci e veicoli con navi traghetto e fissato al prossimo 25 ottobre l’udienza per la trattazione di merito del ricorso;

5) a marzo 2024 il Comune di Terracina emetteva un importante comunicato ufficiale nel quale si affermava testualmente: “Per quanto riguarda invece l’annoso problema dell’insabbiamento, fin da subito ci siamo messi al lavoro con la Regione Lazio che al momento ci ha assicurato lo stanziamento complessivo di circa 7 milioni e mezzo di euro a partire dall’anno in corso e fino al 2026”, che si è scoperto in Aula essere solo nel libro dei sogni della Amministrazione.  

Europa Verde Terracina in questi anni si è occupata molto della questione portuale con numerosi comunicati stampa ed analisi puntuali della grave e deficitaria situazione, anche alla luce delle ordinanze di sicurezza che venivano progressivamente emesse dalla Capitaneria di Porto, ed ha protocollato in Regione Lazio – PEC acquisita al prot. n.774965 del 29/9/2021, le proprie osservazioni  sul Piano Regolatore Portuale di Terracina, le quali sono state recepite e controdedotte nella VAS (Valutazione Ambientale Strategica) regionale. E’ da notare che a differenza di altri comuni limitrofi il Comune di Terracina non aveva fatto pervenire nessuna osservazione in merito. Dall’inizio della Consiliatura sono stati molteplici le segnalazioni pervenute a Europa Verde dai cittadini, dagli operatori portuali e turistici, dai diportisti e dai pescatori in merito alla gravità della situazione e su nostra sollecitazione, ed il 12 marzo 2024 è stata protocollata una Interrogazione in Consiglio Regionale a risposta immediata, presentata dal Consigliere Regionale Claudio Marotta di AVS (Alleanza Verdi e Sinistra) con oggetto: “Interventi urgenti di efficientamento del Porto regionale di Terracina in vista della prossima stagione estiva”, rivolta al Presidente della Regione Lazio per conoscere i provvedimenti e le iniziative urgenti che la Regione intendeva adottare in vista della stagione estiva per non pregiudicare ulteriormente l’economia della città e delle isole di Ponza e Ventotene ed assicurare la piena e completa continuità territoriale del servizio. Interrogazione discussa nel Consiglio regionale del 10 luglio scorso (ben quasi 4 mesi dopo dalla protocollazione!), a valle del quale Europa Verde Terracina protocollava (il 25 luglio) l’interrogazione poi discussa nel Consiglio Comunale del 9 Ottobre scorso (ben quasi 3 mesi dopo la protocollazione!) rivolta a Sindaco e Giunta per conoscere gli impegni formalmente assunti dalla Regione Lazio in merito al porto di Terracina, lo stato dell’assegnazione dell’incarico relativo allo Studio di fattibilità tecnico – economica finalizzato alla realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie alla risoluzione dei problemi di manutenzione dei fondali marittimi portuali soggetti ad insabbiamento e garantire la sicurezza del porto di Terracina, l’effettiva assegnazione dei 7 milioni e mezzo di euro a partire dall’anno in corso e fino al 2026, lo stato di avanzamento dell’iter di approvazione del Piano Regolatore portuale di Terracina e della relativa VAS; il Piano di Sviluppo degli approdi di Badino e Foce Sisto (anch’essi inclusi nel Piano dei porti regionale per il Comune di Terracina ); la condizione di proprietà e di uso dell’area di parcheggio di Stella Polare.

“Dalle risposte avute sia dall’Assessore Ciacciarelli a luglio scorso che dall’Assessore De Felice nel consiglio comunale del 9 Ottobre, abbiamo capito che a parte lo studio commissionato dalla regione a fine luglio (dopo l’interrogazione di AVS in Regione Lazio, che evidentemente è servita da stimolo) ad una società privata sui rilievi batimetrici e sulla caratterizzazione dei fondali sabbiosi del porto di Terracina, per il resto è tutto fermo ed anche lo Studio di Fattibilità tecnico-economica affidato al Comune di Terracina a dicembre del 2023 dalla Regione con un finanziamento di 100.000 euro è bloccato in attesa di reperire le risorse aggiuntive (oltre 140.000 euro) necessarie per tutta una serie di analisi tecniche e rilievi preliminari allo studio stesso emerse successivamente ed evidentemente non correttamente previste.

Per quanto riguarda il resto delle questioni poste dalla nostra interrogazione, sulle stesse non sono stati forniti elementi chiarificatori rilevanti e significativi, compreso il fatto che i 7 milioni e mezzo di euro di cui al roboante e paternalistico comunicato del Comune del marzo scorso, abbiamo scoperto essere, solo una bella favola, utile solo per gettare fumo negli occhi proprio nella fase critica della cancellazione della tratta passeggeri da e per le Isole Pontine. In sintesi, dopo le risposte della Regione e del Comune alle nostre interrogazioni, la situazione è ancora in alto mare e non si vede alcuna luce in fondo al tunnel per dare risoluzione alle problematiche di insabbiamento del porto di Terracina che ne stanno decretando la morte. Un’area portuale che versa in uno stato di degrado e di incuria che è sotto gli occhi di tutti, con l’assenza dei servizi essenziali anche igienici, la presenza di edifici fatiscenti e pericolanti, la situazione dell’area camper “selvaggia” nel parcheggio dell’Area Stella Polare, il problema del non utilizzo di uno spazio vitale per la città come l’Area del Molo, con il ponte dell’Ospedale – con i suoi due ponti ciclopedonali- , nodo cruciale della viabilità che non si sa fino a quando reggerà e oggetto di una grave vicenda giudiziaria finita nella mega operazione Freebeach, ed una pista ciclabile che dal Lungomare Circe non è stata mai prolungata alla zona di Levante e chissà se questo mancato collegamento e le sue quanto meno strane motivazioni finiranno anch’esse nel dibattimento del futuro processo Free Beach.  Una vetrina davvero poco decorosa per una città che ospita (o per meglio dire ospitava!) più di centomila turisti in transito durante l’estate verso le isole pontine e con una politica che continua a tergiversare dopo che in questi anni si è gingillata con la pietosa vicenda della draga ed i famosi 500.000 euro finanziati dalla Regione e infine ritirati, vicenda che ha visto per anni un balletto, a dir poco, indecente tra Comune e Regione. 

Infine, a ribadire il nostro interesse vero per il porto di Terracina, nei giorni scorsi, abbiamo depositato, come AVS, un emendamento ALLA PROPOSTA DI LEGGE Regionale N.170/2024 – “MISURE PER LA SEMPLIFICAZIONE, MODIFICHE A LEGGI REGIONALI VARIE E DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’ESECUZIONE DEGLI IMPEGNI ASSUNTI CON IL GOVERNO”, attualmente in discussione in Regione Lazio, con il quale si propone per l’annualità 2025 di destinare 1,5 milioni di euro per un “Intervento di riqualificazione del compendio portuale e di escavo dei fondali per la messa in sicurezza del Porto di Terracina”. L’emendamento purtroppo è stato bocciato in Commissione Bilancio la scorsa settimana dalla maggioranza, ma è stato ridepositato in occasione del Consiglio Regionale oggi venerdi 11 Ottobre. Ecco se l’Amministrazione di Terracina volesse intervenire su questo con la filiera di governo, a tutela degli interessi della Città, è il momento di farlo, in modo da capire una volta per tutte se l’interesse e la strategicità del porto di Terracina che la Regione afferma sono veri o se, come per la questione treno, stiamo solo girando a vuoto”, così Gabriele Subiaco, Consigliere al Comune di Terracina per Europa Verde Terracina, co-portavoce di Europa Verde Terracina e Consigliere Nazionale di Europa Verde.

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