La Cgil di Bologna si costituirà parte civile nel processo per la morte sul lavoro di Attilio Franzini, rimasto travolto sui binari il 4 ottobre scorso a San Giorgio di Piano.
Lo annunciano il segretario provinciale del sindacato Michele Bulgarelli, il segretario di Fillea-Cgil Luca Simonazzi, quello della Filt Andrea Matteuzzi e quello della Fiom Simone Selmi. Il sindacato, in una nota congiunta, “dichiara l’intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico degli eventuali responsabili. Abbiamo dato a tal proposito mandato ai legali delle diverse strutture sindacali”.
Il sostituto procuratore di Bologna, Luca Venturi, ha iscritto i primi tre nomi nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Polfer sulla morte di Attilio Franzini, l’operaio di 47 anni di Formia travolto e ucciso da un treno vicino alla stazione di San Giorgio di Piano. Il reato contestato, al momento, è quello di omicidio colposo. Un atto dovuto per permettere agli indagati – tra cui un dirigente di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) – di nominare dei propri consulenti in caso di perizie e atti irripetibili.
Nei giorni scorsi gli inquirenti hanno interrogato i colleghi di Franzini, presenti quando l’uomo è stato investito, e hanno ricevuto una prima relazione della Polizia Ferroviaria. Altre informazioni arriveranno dall’analisi della “scatola nera” in dotazione ai treni ad alta velocità.
Alla Procura, dovrebbe arrivare anche l’esito di un’indagine interna aperta da Rete Ferroviaria Italiana. Il nodo è comprendere perché l’operaio ucciso si sarebbe allontanato dal cantiere – chiuso alla circolazione dei convogli – finendo sul binario dove stava arrivando l’Intercity. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo era andato a prendere degli attrezzi in un furgone parcheggiato vicino all’area dei lavori.
