SS 156 MONTI LEPINI, IL GRIDO D’ALLARME DEL COMUTATO SUL TRATTO PROSSEDI-SEZZE SCALO

Strada 156 Monti Lepini, tratto Prossedi – Sezze Scalo. L’intervento del Comitato civico “Boschetto, Gricilli e Macallè”

1) Perché il raddoppio della S.S. 156 dei monti lepini, nella zona di Priverno, progettato 30 anni fa, è tuttora fermo nella pericolosa Strettoia a Ceriara di Sezze?

2) Come mai le Amministrazioni Comunali di Priverno e Sezze in 15 anni non hanno intrapreso tutte le iniziative possibili, presso Anas spa e la Regione Lazio, per eliminare un pericolo costante per il transito automobilistico?

3) Perché l’Anas spa non rende pubblico il progetto di variante, attraverso un’Assemblea pubblica, sul modo di superare lo strettissimo tratto stradale che è bloccato da una parte dalla Ferrovia Roma-Napoli e dal muro di cinta dell’ex Ferrovia Priverno – Velletri?

4) Il Comitato di Boschetto, Gricilli e Macallè sollecita l’Anas spa affinché indica un’Assemblea Pubblica in cui si possa capire perché da 15 anni tutto è fermo ed ogni giorno cè chi rischia transitando su questo tratto di strada, soprattutto quando si incrociano i camion?

Il nuovo tratto fu progettato circa 30 anni fa: doveva sostituire quella parte della strada che attraversava la popolosa frazione di Ceriara di Priverno. Il nuovo tratto partiva da sotto Prossedi e sarebbe dovuto arrivare a Latina, in zona Borgo Piave, per congiungersi con la 148 Pontina.

Tutto questo nelle intenzioni, ma nei fatti è iniziato un lungo iter che ha lasciato l’opera incompiuta e soprattutto un grave problema irrisolto dall’anno 2010, quando fu inaugurato, forse un po’ troppo frettolosamente prima delle elezioni regionali.

Infatti, nella zona delle Sardellane, sotto Sezze, dove ci sono i pozzi di Acqualatina che riforniscono Terracina e parte del sud pontino, il vecchio tratto della strada 156 è rimasto così come era prima, dove si restringeva tra la ferrovia Roma – Napoli ed il muro di cinta della collina a monte.
Gli automobilisti sono costretti a transitare in una strettoia, in piena curva, nota come “depressione”, dove rischiano seriamente nel caso dovessero incrociare mezzi pesanti.

Come mai in tutti questi anni le varie Amministrazioni succedutesi in Regione ed in particolare l’Anas spa, non hanno pensato e programmato di risolvere un problema che mette a repentaglio l’incolumità degli Automobilisti e non solo? Nel frattempo sembra che tutte le risorse economiche dell’Ente Gestore siano rivolte verso l’anno giubilare 2025, lasciando così indietro, ancora una volta, il problema insoluto e le migliaia di automobilisti che la percorrono, per raggiungere più velocemente l’Appia e la Pontina, molto preoccupati.

Sarebbe opportuno che le Amministrazioni locali di Priverno e Sezze sollecitassero, con un unico documento, la Società Anas spa a reperire i fondi per superare questo tratto di strada così da portare a termine i lavori dopo ben 15 anni dall’inaugurazione”.

Così, in una nota, il Comitato di boschetto, Gricilli e Macallè.

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