NUOVO REGOLAMENTO PER I SERVIZI SOCIALI A SERMONETA: “UN AIUTO AI FRAGILI”

Il consiglio comunale di Sermoneta ha approvato ieri sera il Regolamento per l’accesso e l’erogazione dei servizi sociali.

“Un documento indispensabile per poter definire gli interventi verso le categorie fragili della nostra comunità – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Valentina Cianfriglia presentando il punto – e che aggiorna il precedente regolamento datato 1998 con tutte le più recenti normative in materia di welfare e integra i servizi socio/sanitari attualmente erogati ed erogabili, sia a livello comunale che distrettuale”.

“Con il nuovo regolamento – aggiunge – si vanno ad elencare le tipologie e natura degli interventi socio sanitari esistenti, le decorrenze per l’attuazione, i soggetti interessati e le modalità di accesso”. Il regolamento è stato discusso anche nella relativa commissione consiliare Servizi sociali.

Sermoneta fa parte del distretto sociosanitario Latina 2, insieme ai Comuni di Latina, capofila, Sabaudia, Pontinia, Norma. I servizi vengono erogati attraverso strumenti operativi come il segretariato sociale, che dà informazioni all’utenza facilitando l’accesso ai servizi, il servizio sociale professionale che si occupa della presa in carico delle persone in difficoltà, il punto unico di accesso che eroga i servizi o i contributi ai richiedenti, il servizio sociale professionale per minori che si occupa della presa in carico di minori in famiglie problematiche a seguito dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, l’assistenza domiciliare socio educativa, che a Sermoneta coinvolge il centro Piccole Orme, il servizio di mediazione familiare, il pronto intervento sociale che si occupa dell’inclusione sociale.

Il Piano di Zona 2024-2026 approvato dal Comitato dei Sindaci è stato illustrato nel corso di una precedente commissione Servizi Sociali, con la partecipazione della direttrice dell’Ufficio di Piano del Comune di Latina, Flora Viola. Il Piano di zona ha previsto la raccolta dei dati economico-contabili dei singoli Comuni per poi pianificare gli interventi su anziani, disabili, minori, persone e famiglie in difficoltà, minori in famiglie problematiche di tutto il distretto, secondo quanto previsto dalla legge regionale 11 del 2016.

“La commissione – ha spiegato la presidente Valentina Cianfriglia – è servita a chiarire ai componenti della commissione l’operatività del distretto socio sanitario, le funzioni e i campi di intervento del Piano di zona. Il sociale è un campo delicato e complesso su cui poniamo la massima attenzione, con un lavoro di squadra tra tecnici e amministrazioni dei Comuni del Distretto, senza distinzioni di colore politico o steccati territoriali, che guarda all’interesse della parte più fragile delle nostre comunità, sulla base dei numeri e dei casi seguiti”.

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