RIO MARTINO, M5S: “IL COMUNE IN STALLO SUL DRAGAGGIO”

Foce di Rio Martino a rischio esondazione
Rio Martino

Zuccalà e Ciolfi: “Se non si sbloccano i fondi regionali, si abbia il coraggio di procedere
con una variazione di bilancio”

“Maggioranza allo sbando e filiera di governo regionale del tutto inefficace”. Lo registra il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, ad esito della commissione Trasparenza che questa mattina ha affrontato il nodo del porto canale di Rio Martino e dell’intervento di dragaggio finanziato dalla Regione Lazio.

Da quanto emerso nella seduta il finanziamento al momento è bloccato. «Le motivazioni non sono state chiarite» sottolinea Ciolfi. «Fumosa e frettolosa la spiegazione del consigliere regionale Tripodi, intervenuto in video collegamento a pochi minuti dalla fine della commissione. Nessuna traccia del collega Tiero, pure invitato». 

Presenti, invece, i consiglieri regionali di minoranza Zuccalà e La Penna. Proprio dal Vicepresidente della XII commissione regionale Zuccalà è arrivata l’indicazione di una possibile strada da seguire, sollecitata anche dalla consigliera pentastellata: «La Sindaca e gli assessori competenti devono avere il coraggio di prendere in mano la situazione che ha lasciato senza lavoro i pescatori e fare le scelte necessarie» incalza Ciolfi. «Se entro 30 giorni non verranno sbloccati i fondi regionali l’amministrazione deve procedere con una variazione di bilancio per effettuare il dragaggio. Prenda un impegno serio e concreto per la riapertura del porto canale e per le numerose famiglie di pescatori rimaste senza lavoro e stipendio». 

A gennaio la consigliera aveva interrogato in question time l’assessore Di Cocco: «La progettazione del dragaggio in essere avvia alla risoluzione del problema dell’insabbiamento, aveva rassicurato l’assessore. Sono passati otto mesi e nulla è cambiato. Sappiamo della presentazione “informale” al Ministero delle Infrastrutture di un progetto per il ripristino delle sponde e il completamento delle opere. Da quando si ricorre alle vie informali al Ministero per chiedere fondi?». 

“Poca chiarezza anche sul tipo di intervento da poter eseguire in urgenza: ad inizio seduta i due assessori Di Cocco e Addonizio avevano dichiarato il diniego emerso nelle riunioni alla presenza degli enti competenti, mentre in chiusura, grazie anche all’intervento di un cittadino del Borgo, è emerso e non è stato smentito che l’ente Parco si sarebbe espresso favorevolmente rispetto alla possibilità di un intervento meno impattante e verosimilmente di più facile e rapida esecuzione per il dragaggio del porto canale: quale è la reale situazione?» chiede ancora Ciolfi. «Sarebbe inoltre importante partire subito con i carotaggi del canale, analisi necessaria alla movimentazione della sabbia e che richiede ben tre mesi di tempo per i risultati”.

Altra questione da approfondire è la mancata adesione del Comune ai fondi GAL che non hanno consentito ai pescatori di Latina di accedere al bando: “Risorse preziose che avrebbero consentito interventi di riqualificazione delle barche, l’elettrificazione dei motori, l’installazione di bagni chimici e l’allaccio dell’acqua sulla banchina, che i pescatori chiedono da due anni. La responsabilità assessorile della mancata adesione del nostro Comune a questi finanziamenti è un aspetto da chiarire al più presto”.

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