Accusato di non far vedere i bambini a ex compagna e alla suocera, viene perseguitato dalle due donne: scatta il divieto di avvicinamento
Una situazione capovolta laddove, nella maggior parte dei casi giudiziari, è spesso l’uomo che attua comportamenti persecutori nei confronti della ex compagna. In questo caso, è un uomo di Sezze, 43 anni, ad essere vittima, almeno secondo la Procura di Latina e i Carabinieri che hanno eseguito le indagini, di due donne: si tratta della ex compagna, 38 anni, e della madre di lei, 65 anni.
I fatti accaduti a Sezze sono culminati la scorsa estate con la disposizione del divieto di avvicinamento alla parte offesa – il 43enne – da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mara Mattioli.
Secondo gli inquirenti, infatti, madre e figlia avrebbero messo in atto, nel corso del tempo, tutta una serie di comportamenti che sono costati loro l’accusa di stalking ai danni dell’uomo. Al 43enne, infatti, le due donne imputano di non poter vedere i due bambini, avuti dalla relazione dell’uomo con la donna di 38 anni. Nel mezzo, ci sono già alcuni contenziosi civili che vedono al centro l’affidamento dei minorenni.
L’uomo, ad ogni modo, sarebbe stato pedinato e fatto oggetto di insulti: “Perché non ci fai vedere i bambini?”. È questa la domanda che le due donne hanno rivolto all’uomo nel corso del litigio in seguito al quale l’autorità giudiziaria ha emesso la misura di divieto di avvicinamento. In particolare era la nonna dei bambini a lamentare il fatto di non poter vedere i nipoti.
Oggi, 30 settembre, madre e figlia sono state ascoltate nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia tenutosi dinanzi al Gip Mara Mattioli. La più giovane, madre dei due bambini, si è avvalsa della facoltà di non rispondere, mentre la madre di lei ha negato la circostanza di aver mai perseguitato l’ex genero.