GLI BRUCIANO LA VILLA A TERRACINA PER UN DEBITO DI 30MILA EURO: IN 4 SOTTO ACCUSA

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Accusati di avergli incendiato casa perché era indietro con i pagamenti di un debito: in quattro davanti al giudice

Dovranno essere giudicati il prossimo 21 gennaio 2025 davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina quattro uomini, originari del frusinate, accusati di aver incendiato la villa sul lungomare di Terracina, a Porto Badino, di proprietà di un uomo debitore del mandante dell’azione ritorsiva.

I fatti, come riporta “Il Messaggero”, risalgono al 2020. Una indagine scaturita da un’operazione antidroga denominata “Coprifuoco” eseguita dalla Squadra Mobile di Frosinone. Nell’ambito dell’inchiesta, emerse che un imprenditore ciociaro era stato vittima di un attentato incendiario alla sua villa che fu data alle fiamme a Terracina.

Ad essere accusati dell’estorsione sono il 32enne Vincenzo Gentili, il 33enne Antonio Ianni, il 51enne imprenditore di Ferentino, Paolo Polletta, e il 33enne Massimo Frattali, con precedenti per spaccio di droga e coinvolto nell’operazione “Coprifuoco”.

Secondo gli investigatori della Polizia di Stato, a ordinare l’incendio sarebbero stati l’imprenditore Polletta e Frattali, mentre gli esecutori materiali risulterebbero Ianni e Gentili.

L’imprenditore con villa a Terracina avrebbe contratto un debito di 30mila euro. L’intimidazione di fuoco, peraltro, avrebbe sortito i suoi effetti, in quanto, a seguito del rogo, l’uomo si sarebbe deciso a pagare, transigendo una somma di circa 17mila euro.

Sarà il Gup di Latina a decidere sul destino giudiziario dei quattro uomini accusati dell’estorsione ai danni dell’imprenditore ciociaro.

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