“PREPARATI LA BARA”, INTERROGATO IL 45ENNE DI LATINA ACCUSATO DI MALTRATTAMENTI

maltrattamenti

Si è svolto l’interrogatorio di convalida per il 45enne di Latina arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti

È gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni, l’uomo tratto in arresto lo scorso 23 settembre dalla Polizia di Stato in esecuzione di misura cautelare degli arresti domiciliari richiesta dalla Procura della Repubblica di Latina.

In particolare il 45enne di Latina, secondo l’accusa rappresentata dal sostituto procuratore di Latina, Valerio De Luca, è gravemente indiziato di plurime e reiterate condotte vessatorie in danno di una donna con cui aveva intessuto una relazione sentimentale. L’uomo avrebbe indirizzato alla donna numerose e ripetute minacce come “ora ti do un cazzotto e ti stacco la testa”, “dal momento che mi denunciano e mi arrestano, ho già chiamato della gente per farti sistemare, preparati la bara”.

Il 45enne, inoltre, avrebbe creato un falso profilo social utilizzandolo per denigrare ed offendere la donna. Sulla scorta dei dati raccolti nel corso delle indagini, tra cui un referto, con un prognosi di una settimana, attestante le lesioni patite dalla parte offesa, l’indagato è stato tratto in arresto in esecuzione di misura cautelare detentiva domestica.

Oggi, 25 settembre, l’uomo, difeso dall’avvocato Sandro Marcheselli, è comparso per l’interrogatorio di garanzia dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli. Il 45enne, personaggio note alle cronache giudiziarie per precedenti di rapina e danneggiamenti, si è avvalso della facoltà di non rispondere, pur presentando una memoria in cui vengono confutate parte delle accuse a lui indirizzate.

Sembrerebbe, infatti, che il medesimo 45enne sia stato aggredito precedentemente dalla compagna e che, in una occasione, abbia dovuto ricorrere alle cure mediche, riportando una prognosi di 10 giorni. Secondo la tesi difensiva, il rapporto sarebbe stato piuttosto turbolento. Per dimostrarlo, ci sarebbero anche diversi screenshot e chat. Ad ogni modo, la difesa non ha chiesto alcuna misura alternativa alla detenzione domiciliare. Al 45enne, al momento, viene confermata la misura cautelare.

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