Gratta e Vinci reclamato tra due amiche a Latina: la Corte d’Appello di Roma dirime la contesa e fa valere il diritto di una delle donne
All’origine della storia c’è un Gratta e Vinci da 500mila euro che ha visto rompersi un’amicizia tra due ragazze che si contendono la vincita da tre lustri. Le due ormai due ex amiche sono di Latina e, da marzo 2009, hanno intrapreso una guerra a carte bollate, sfociata anche in un processo penale poi evaporato in un nulla di fatto.
Sul lato civile, invece, è arrivata la svolta. La Corte d’Appello di Roma ha sciolto la sua riserva dopo che la discussione della causa c’è stata a maggio scorso. I giudici di Piazzale Clodio hanno deciso che una delle due ragazze ha diritto a metà della somma, 250mila euro. Quel Gratta e Vinci, infatti, pur essendo stato comprato da una delle due ragazze, ossia quella che si era tenuta tutto il bottino, è da dividersi a metà perché faceva parte di un lungo binomio di cui facevano parte le due ex amiche. Un binomio che prevedeva di giocare sempre insieme e comprare il tagliando della promessa felicità a turno.
Quella volta, quando la fortuna arrise alle due ex amiche, a comprare il biglietto Gratta e Vinci fu l’amica, ora soccombente in sede civile, la quale aveva promesso: “Se vinciamo, steccamo”. Un proposito che, ora, vale la metà dei soldi per l’ex amica, il cui ricorso è stato presentato dall’avvocato Renato Gargiulo con i colleghi Marco Scarchilli e Roberto Maggiore.