LADRI DI SCARPE A LATINA: I TRE GIOVANI PATTEGGIANO LA PENA

Giudicati i tre tunisini arrestati dai Carabinieri del capoluogo per un furto aggravato presso un centro commerciale di Latina

Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Enrica Villani, ha accolto l’istanza di patteggiamento proposta dall’avvocato difensore Valerio Righi per i tre giovani tunisini arrestati lo scorso 26 agosto dai Carabinieri pontini dopo aver rubato quattro paia di scarpe in un negozio del centro commerciale “Latina Fiori”.

Con il favore anche del pubblico ministero, i tre giovani, processati per direttissima, hanno patteggiato una pena a 4 mesi di reclusione, con sospensione condizionale.I tre soggetti, senza fissa dimora, sono stati arrestati in flagranza a fine agosto grazie all’allarme lanciato da un Carabiniere in borghese che li aveva riconosciuti. Infatti, nei giorni addietro, tutti e tre erano stati protagonisti di un fatto increscioso capitato su un autobus di linea nella Capitale.

L’episodio è accaduto nel luglio scorso quando i tre giovani hanno infastidito alcuni passeggeri che stavano viaggiando sull’autobus. È a quel punto che un Carabiniere in borghese che si trovava sul medesimo autobus aveva provato a fermarli, tentando di calmarli. Niente da fare: il militare è stato aggredito e picchiato, ritrovandosi col naso fratturato, mentre i giovani erano riusciti a fuggire, non senza essere ripresi dalle videocamere dell’autobus.

È proprio grazie a quel video che ha ripreso gli aggressori che un altro militare libero dal servizio – quello che il 26 agosto li ha riconosciuti a Latina Fiori – è stato in grado di dare l’allarme così da permettere l’arresto in flagranza di reato dei tre soggetti, responsabili del furto delle scarpe. Il video era stato inviato a tutte le stazioni dell’Arma del Lazio e il Carabiniere pontino, ricordandosi dei loro volti, ha capito immediatamente chi fossero quei tre giovani i quali dovranno rispondere a Roma di lesioni aggravate.

Già a fine agosto, su richiesta del legale, il giudice monocratico ha concesso una misura meno afflittiva per tutti e tre gli imputati: non più il carcere, ma il divieto di dimora a Latina. Le scarpe rubate, per la cronaca, avevano un valore complessivo di 160 euro.

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