Concessioni balneari, il Movimento 5 Stelle di Gaeta interviene ancora sui cinque progetti di finanza presentati dai privati
“Nei giorni seguenti l’approvazione dei 5 project financing in Consiglio comunale il Sindaco Leccese ha dato il via ad una serie di dichiarazioni per mezzo stampa e non volte a convincerci della bontà della strada intrapresa dall’Ente.
Ci sono determinati aspetti, però, ancora poco chiari o del tutto non veritieri su cui ci preme confermare e incrementare la netta distanza del metodo scelto sia dall’interesse pubblico che dai più basici principi della Giurisprudenza sul tema.
Lo stesso DDL del Governo che rimanda al 2027 la scadenza delle Concessioni disconosce qualsiasi percorso diverso rispetto la pubblicazione di un bando di gara da parte dell’Ente e attraverso i principi partecipazione, di non discriminazione e di parità di trattamento riconosce anche la figura delle microimprese e delle imprese giovanili, del tutto escluse, invece, secondo le linee di indirizzo descritte dal Comune di Gaeta.
Principi, gli stessi, che ribadiscono ulteriormente l’impossibilità di individuare requisiti di merito, ma che si limitano testualmente a “esperienze tecniche o professionali” anche diverse dalla gestione di uno Stabilimento balneare.
Diversamente da come si è espresso il primo cittadino l’applicazione di Project Financing ha limitato il mercato e creato oggettive difficoltà di concorrenza.
Se anche solo per un attimo, invece, scegliessimo di assumere per corretta la procedura dei Project financing non riusciamo a comprendere come gli investimenti privati promessi possano rappresentare priorità nell’interesse pubblico, o meglio, soluzioni in cui l’Ente riesca a trarre notevoli benefici.
Perché non sono stati inseriti, piuttosto, progetti presenti nel piano triennale delle opere pubbliche e a bilancio dell’Ente?
Non è stato individuato alcun altro progetto di pubblica utilità rispetto ad un restyling dello stesso tratto di lungomare di Serapo dinanzi gli stabilimenti balneari? E l’Ente stesso si è accertato se le opere murarie, fisse o semi amovibili, presenti nei project financing, come l’eliminazione delle cabine, siano ad oggi conformi alla vigente normativa urbanistica, demaniale e ambientale e se siano provvisti della stessa verifica paesaggistica?
Parallelamente a verifiche urbanistiche come si comporterà il Comune di Gaeta verso coloro che hanno subito sanzioni nell’esercizio della stessa attività? Un’amministrazione a 5 stelle avrebbe già garantito tra i requisiti di partecipazione l’esclusione di chi negli anni è stato sanzionato e proposto un registro pubblico di tutte le sanzioni, in modo tale che alla terza sanzione la concessione sia estromessa.
Il governo ha cancellato nel dll Concorrenza del 2022 la possibilità di escludere coloro che hanno commesso abusi edilizi, ma i comuni avrebbero la possibilità di colmare questo pesante gap.
Senza dimenticare che tra i presentatori dei Project financing è presente una società che appena qualche mese fa a seguito di un ripascimento è stata interessata alla Procura di Cassino direttamente dal Comune di Gaeta.
Il Sindaco Leccese ha parlato di una futura approvazione del PUA. Un PUA il Comune di Gaeta dovrebbe averlo già pienamente adottato da anni e tale assenza ha reso senza utilizzare alcun aforisma illegittimi tutti i bandì fino ad oggi assegnati. È preoccupante il segnale che l’approvazione di un PUA arrivi in questo momento storico.
Il 50% di ciascuna delle spiagge di Gaeta dovrà essere destinato alla libera fruizione e non tenendo conto, invece, dell’intero litorale. E per libera fruizione intendiamo accessi pubblici e gestiti: un percorso chiaro allo scopo di restituire spazi ai cittadini bilanciando il diritto di usufruire di un bene pubblico e il diritto di attività economica.
La questione della Legalità non è rinviabile neanche per chi ricopre ruoli istituzionali. Nell’intervento precedente al Consiglio comunale avevamo espresso la nostra posizione in merito ad un possibile conflitto di interessi riguardante il Presidente del Consiglio comunale Davide Speringo, reo di aver a priori partecipato, sollecitato, dato personale impulso e firmato tutte le note di Consiglio e Conferenza dei Capigruppo sul tema. Se il Sindaco Leccese ha deciso di non spendere neanche una frase durante una delle decine di interviste rafforziamo la
Nostra tesi richiamando le linee guida dell’ANAC in materia di conflitti d’interesse nelle procedure di affidamento di contratti pubblici. La presenza del conflitto di interesse, si legge, è rilevabile anche se le decisioni siano adottate da un soggetto che abbia, anche solo potenzialmente, interessi privati in contrasto con l’interesse pubblico che siano di natura finanziaria, economica e persino con legami di parentela o di affinità. La giurisprudenza specifica, inoltre, che tale si verifica indipendentemente dal concretizzarsi di un vantaggio e che il conflitto di interessi esiste a priori o meno che segua una condotta impropria”.
Così, in una nota, il Movimento 5 Stelle a Gaeta.